L’incontro di ieri sera è terminato nel peggiore dei modi, per gli Asiago Vipers. D’altra parte, bisogna sottolineare una prestazione a dir poco eccellente da parte del portiere avversario. Stefano Bortoli, in prestito dall’Asiago, si riafferma protagonista, dimostrando determinazione e caparbietà che fanno ben sperare, per lui, e per il futuro di tutto il movimento giovanile dell’hockey inline.
Per le Vipere, insomma, una serata da dimenticare. A partire dall’episodio che regala il vantaggio al Cus sull’innocuo disco sganciato da Andrea Raccanelli e non trattenuto da Facchinetti. Faticosamente, prima dell’intervallo, arriva il pareggio di Rossetto, che controlla e insacca un rimbalzo concesso da Bortoli. Il secondo tempo, però, si apre con la rete dell’ex, Gruber, che sfrutta il traffico davanti al portiere dell’Asiago. C’è tanto tempo davanti per rimediare, ma l’assalto a testa bassa è figlio della confusione. Al 12′ il portiere del Verona si esalta su Basso; si cambia fronte e Bernardoni spreca l’impossibile dopo aver saltato Facchinetti. Una penalità alla panchina veronese sembra l’occasione per raddrizzarla, ma non è serata: Bortoli devia sulla traversa la conclusione di Rossetto che, poco dopo, centra anche un palo clamoroso. Basso rimedia 2′ di penalità. Via il portiere, ma Perini infila il disco nella porta rimasta vuota, portando così sul 3 a 1 il risultato finale dell’incontro. Una sconfitta che sicuramente aiuterà a far crescere, sportivamente, anche il giovanissimo Tommaso Rigoni, alla sua prima convocazione in Serie A.
A fine partita, queste le parole del Presidente degli Asiago Vipers, Fabio Forte: “Siamo terribili, invece di guardare al Master Round meglio che ci guardiamo le spalle per non finire ai Playout“.
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Credit: foto Vanessa Zenobini
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