Pfizer, contattata da Sky TG24, ha dichiarato che “dalla prossima settimana la fornitura del vaccino tornerà a regime“. L’azienda farmaceutica statunitense ha inoltre specificato che “dall’8 al 18 Gennaio sono state inviate le fiale previste dal piano di ordinazione, poi c’è stata la riduzione a causa del riadattamento del sito produttivo belga di Puurs. Con la decisione del Governo di somministrare 6 dosi anziché 5, Pfizer ha ridotto il numero di fiale ma non di dosi previste, che resta lo stesso. Quello che sta accadendo è frutto di un fraintendimento nel conteggio delle dosi, che non è il conteggio delle fiale“.
Lo scetticismo di Domenico Arcuri
Scettico il Commissario straordinario per l’Emergenza, Domenico Arcuri, che nella trasmissione Live Non è la Durso afferma: “Le case produttrici stanno trattando 27 Paesi europei come dei poveracci. Si sono impegnate a dare una certa quantità di vaccini, che sono molto più importanti delle bibite e merendine. Se avessimo i vaccini che sono stati annunciati dalla aziende farmaceutiche, entro l’autunno potremmo vaccinare fino a 45 milioni di italiani, ma non credo a queste aziende. Io voglio vedere i vaccini.”
Sull’ipotesi invece che i vaccini non recapitati siano finiti in altri Paesi disposti a pagarli di più, Arcuri risponde: “Spero che questo non sia vero, so che all’Europa sono stati dati meno vaccini di quanti avrebbe dovuto ricevere e che con la vita delle persone non si gioca“.
Nell’affaire vaccini l’unica cosa certa per ora è che purtroppo, come comunicato dallo stesso Commissario per l’emergenza, “le riduzioni di dosi comunicate da Pfizer e da AstraZeneca faranno slittare di circa quattro settimane i tempi previsti per la vaccinazione degli over 80 e di circa 6-8 settimane per il resto della popolazione”.
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