Hockey ghiaccio: il Renon comunica il ritiro di Dan Tudin

Hockey ghiaccio Daniel Tudin

Daniel Tudin, storico capitano del Renon, appende i pattini al chiodo, terminando così una carriera veramente lunga che lo ha visto indossare la divisa della squadra per ben 15 stagioni distinguendosi anche con la maglia della Nazionale Italiana.

Dopo la partita a Lustenau di giovedì sera, la squadra di Santeri Heiskanen non ha dovuto digerire soltanto la sconfitta per 6:2 e l’eliminazione nei Pre-playoff. A conclusione del match, capitan Dan Tudin ha preso la parola e ha spiegato il suo ritiro ai compagni di squadra. Una decisione che era nell’aria nelle scorse settimane. Un passo che si può anche osare alla “tenera” età di 43 anni. Nonostante questo, molti tifosi del Renon speravano segretamente che la loro bandiera “sempre giovane” restasse a fianco del club per un’altra stagione.

Il pensiero di Adolf Insam

C’era da aspettarsi questa decisione“, afferma il direttore sportivo dei Rittner Buam. “Anche negli scorsi anni ha mostrato prestazioni incredibili ed è stato un elemento importante nella struttura della nostra squadra. Quanto sia importante è stato evidente negli ultimi due mesi, quando è stato assente per un infortunio. Dan Tudin è un atleta eccellente, che ha potuto essere attivo così a lungo soprattutto grazie alla sua passione. Guardando indietro, può vedere una grandiosa carriera. Per me – conclude Adolf Insam – è stato un onore poter collaborare negli ultimi sei anni non solo con un giocatore ma anche con una persona così fantastica”.

Giocatore da record

24 sono le partite disputate da Dan Tudin nella sua ultima stagione (2020/21). Il giocatore originario del Canada quest’inverno non ha potuto disputarne di più, poiché si è infortunato nella semifinale dell’IHL-Serie A contro i Lupi dell’HC Pustertal. Il caso ha voluto che proprio grazie a queste 24 partite Tudin abbia eguagliato il record di Emanuel Scelfo: le due icone del club hanno disputato 766 match per i blu-rossi. Il solo Tudin detiene però un altro record: con 344 gol il centro è il miglior marcatore nella storia del club di Collalbo.
Con il suo arrivo sull’altipiano altoatesino all’inizio della stagione 2006/07, Tudin ha contribuito a plasmare l’hockey sul Renon e ha preso parte a tutti i successi che in questi anni si sono potuti festeggiare sull’altipiano: vittoria dell’Alps Hockey League (2016/17), cinque Scudetti (2013/14, 2015/16, 2016/17, 2017/18, 2018/19), cinque Supercoppe e tre Coppe Italia.

Un autentico “uomo del Renon”

Al suo arrivo qui, Dan era un giocatore straniero come tanti altri. Ma fin dall’inizio ci siamo capiti molto bene. Nel frattempo si è creato una sua famiglia ed è diventato un autentico ‘uomo del Renon’ che parla la nostra lingua e si è integrato alla perfezione“, dichiara Thomas Rottensteiner, il presidente dei Rittner Buam. “Mi dispiace molto che il suo ritiro avvenga così, si sarebbe meritato una bella festa. Ma la potremo ancora recuperare più avanti, quando sarà di nuovo possibile. In ogni caso voglio ringraziare Dan per la sua professionalità e per essere stato d’esempio sul ghiaccio e al di fuori. Gli auguro soltanto il meglio per il suo futuro”.

La storia dell’idolo altoatesino

Dan Tudin nacque il 3 agosto 1978 nella località canadese di Orleans. Da ragazzo disputò 290 partite di OHL con gli Ottawa 67’s (dalla stagione 1995/96 alla stagione 98/99). Successivamente l’hockeista mancino passò alla formazione della Dalhousie University. Con questa squadra Tudin giocò altre 4 stagioni nella lega CIAU/CIS. All’inizio della stagione 2003/04 passò in ECHL, indossando per un anno la divisa dei Columbus Cottonmouths (66 partite/46 punti), seguita da quella dei Las Vegas Wranglers per due anni (143 partite/126 punti). Nella stagione 2005/06 Tudin era stato impiegato dagli Omaha Ak-Sar-Ben Knights in cinque partite di AHL, prima di iniziare la sua avventura con il Renon.

Al momento sono in corso dei colloqui su come potrà sostenere i Rittner Buam in futuro.

Hockey ghiaccio Daniel Tudin nazionale
Daniel Tudin con la maglia della Nazionale Italiana

Credits: Max Pattis – foto: Serena Fantini e Carola Fabrizia Semino

 

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