Prosegue il ciclo di approfondimenti di 7 Comuni Online riguardante il Progetto Aree Interne e i contributi ottenuti dall’Unione Montana per l’altopiano di Asiago Sette Comuni.
Istituti Comprensivi
Le aree interne sono quelle zone caratterizzate da importanti svantaggi di natura geografica o demografica, da un progressivo invecchiamento della popolazione e dalla conseguente riduzione della manutenzione del suolo, dei boschi e egli edifici. Questi territori possono vantare però in molti casi un patrimonio culturale meritevole di essere conservato, una ricchezza delle diversità naturale e delle produzioni agricole e alimentari specializzate, preziose sia per il fabbisogno locale che per il potenziale da esprimere in termini di sviluppo economico.
La disponibilità di un servizio scolastico capillare sul territorio rappresenta uno dei fattori determinanti nella scelta del luogo in cui stabilirsi, consentendo di invertire il trend del calo demografico grazie all’attrazione di famiglie e studenti. La scuola è anche considerata il principale presidio culturale in cui i giovani possono recepire nozioni culturali, un luogo fondamentale anche e in particolar modo per le fasce più deboli e marginali della popolazione.
Le piccole scuole sono molto diffuse in Italia e, sebbene la loro esistenza sia essenziale, è innegabile il divario tecnologico che le separa dalle scuole delle grandi città, aumentato ulteriormente con la DAD durante la pandemia e generalmente sussistente anche a causa della ridotta velocità di connessione della linea internet: un complesso di criticità che si ripercuote in termini di modalità e qualità di apprendimento sugli studenti. Ecco che nasce l’esigenza di pensare ad un nuovo modello di didattica, la cosiddetta didattica inclusiva, che consenta di abbattere le barriere, di favorire la crescita e la partecipazione attiva di tutti gli utenti dell’istruzione.
In questo senso opera la Strategia Nazionale Aree Interne, che per l’altopiano ha stanziato una somma di 527.500 euro per il potenziamento della qualità didattica delle scuole primarie e secondarie di I grado e della formazione degli insegnanti.
In particolare, 175mila euro sono stati destinati all’Istituto Comprensivo di Asiago, 204.500 euro all’Istituto Comprensivo di Gallio e 148mila euro all’Istituto Comprensivo di Lusiana.
Gli obiettivi perseguiti dal progetto riguardano l’adozione di approcci didattici innovativi, l’implementazione di strumenti tecnologici per aumentare le competenze digitali e multilinguistiche degli allievi, l’incremento delle loro capacità organizzative e l’innalzamento del livello di competenza sociale e civica.
L’utilizzo di tablet, pc, monitor interattivi e webcam consente ai docenti di condividere materiale di approfondimento con gli studenti che, nel frattempo, possono rielaborarlo e farlo proprio in maniera interattiva, incrementando le capacità di apprendimento. Con particolare riferimento al periodo dell’emergenza sanitaria, l’adozione di questi strumenti tecnologici consente la possibilità di garantire il diritto all’istruzione con la didattica a distanza e la didattica a distanza integrata.
Per quanto riguarda i docenti di inglese della scuola primaria e secondaria, il progetto prevede l’attivazione di corsi di formazione per l’implementazione di nuove metodologie per l’apprendimento, utilizzando anche nuove tecnologie, tenuti dagli esperti della “The London School”. Sono previsti anche corsi similari per tutti gli insegnanti interessati delle altre discipline.
In riferimento agli alunni dalla classe terza primaria alla classe terza della scuola secondaria di primo grado, la strategia ha previsto un corso di potenziamento della lingua inglese con l’utilizzo di una metodologia ludica e creativa tenuto da un docente madrelingua. Le lezioni sono iniziate a dicembre dello scorso anno a causa della pandemia e si dovrebbero concludere giugno di quest’anno.
Grazie al laboratorio linguistico “Opedia Lingue” gli alunni possono inoltre aumentare le proprie conoscenze linguistiche.
È stato implementato in corso d’opera anche l’importante progetto “Scuola senza zaino”, che consente di adottare alcune strategie educative quali la responsabilità, la comunità e l’ospitalità.
L’insieme di questi interventi si riflette naturalmente sugli studenti, che hanno finora dimostrato grande entusiasmo, sui docenti, che esprimono soddisfazione e, ultimo ma non meno importante, sulle famiglie che hanno apprezzato la nuova esperienza formativa, che ha dato loro la possibilità di conoscere una scuola in grado di sviluppare e accrescere le attitudini degli alunni.
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