Si è conclusa sull’altopiano la 32ª edizione del corso nazionale Cnsas che si è svolta nella settimana appena trascorsa a Gallio, per il secondo anno teatro delle esercitazioni delle unità cinofile. Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico ha brevettato le nuove unità abilitate alla ricerca in superficie (Ucrs) e a quella molecolare (Ucrm).
Mentre le unità da ricerca in superficie si dedicano alla ricerca di qualsiasi traccia di presenza umana nel territorio che setacciano, consentendo di velocizzare enormemente le attività di soccorso, i cani molecolari lavorano seguendo unicamente la traccia del soggetto da trovare, partendo da un oggetto appartenuto alla persona e da un punto di inizio, che può essere l’ultimo avvistamento certo o ad esempio la sua auto.
Provenienti da tutta Italia, le cinquanta unità cinofile sono giunte sull’altopiano, ospiti dell’Hotel Gaarten, il 29 maggio e fino a sabato 5 giugno si sono messe alla prova sfruttando gli impervi scenari naturali del territorio dei comuni di Gallio e Foza per mettere in atto delle simulazioni di ricerca: dal Monte Fior alle Melette, dal Forte Lisser alla Val di Nos, al Santuario del Buso della Madonna del Caravaggio.
Malinois, Border collie, Golden retriever, Labrador, Pastore tedesco grigione, Bloodhound, Segugio bavarese, Kelpie, Hovawart, le razze presenti.
I partecipanti al corso sono stati divisi in tre classi: la Puppy, con i cuccioli tra i 2 e i 6 mesi, la classe A, con i cani dai 6 mesi ai 2 anni, e la classe B, ovvero i cani oltre i 18 mesi con i quali si approfondisce e si introduce l’uso di Gps, cartografia e comunicazione radio per la bonifica delle aree dei simulati. Martedì, alla presenza del Sindaco di Gallio Munari, del vicesindaco Denis Lunardi vicecapo del Soccorso Alpino di Asiago e del vicesindaco di Foza Melissa Alberti, si è conclusa la prima parte del corso che ha visto 15 cuccioli avviati al percorso di addestramento. Gli aspiranti della classe A, dopo le lezioni in videoconferenza dei mesi scorsi, ne hanno seguita una riguardante l’utilizzo del Gps in presenza e hanno consolidato quanto fatto nel primo anno di addestramento dei cani: miniricerche e tanto gioco per alzare la motivazione alla ricerca, sfruttando la predatorietà con l’utilizzo di manicotti o palline.
“L’obiettivo del corso è portare a brevetto i cani da ricerca in superficie – ha spiegato Christian Giudici, l’istruttore responsabile del 32° corso nazionale – Con i cuccioli il primo approccio avviene utilizzando sempre e solo il gioco, aumentando man mano il livello delle abilità richieste, implementando dei figuranti e abituandoli poi ad utilizzare il loro fiuto. I cuccioli che arrivano a frequentare il corso generalmente sono stati già selezionati preventivamente in base alle loro capacità.” Sono infatti stati avviati al percorso i 15 cani da ricerca in superficie che hanno partecipato alla prima parte del corso con i loro conduttori, ai quali è stato chiesto di affrontare nei giorni scorsi diverse situazioni ambientali. Anche 5 cani molecolari hanno raggiunto martedì il traguardo prefissato: 1 cane ha ottenuto il brevetto operativo e 4 hanno raggiunto lo step intermedio. Sotto la supervisione degli istruttori nazionali tecnici, cani e conduttori hanno effettuato calate dalle pareti e teleferiche, mentre le unità cinofile molecolari si sono mosse sia in ambiente urbano che boschivo impervio.
Venerdì mattina si è alzato in volo l’elicottero del 4° Reggimento Aves Altair di Bolzano per l’esercitazione pratica durante la quale le squadre cinofile hanno potuto simulare un’operazione di soccorso che è stata parte integrante dell’esame per ottenere il brevetto, insieme agli esami scritti di sabato mattina.
I binomi della Classe B brevettati ieri, 17 dei 20 partecipanti, saranno operativi da subito nelle regioni di appartenenza o a livello nazionale, se richiesto.
Durante il corso è infine ripresa l’attività formativa dei Tuc, tecnici di unità cinofile, una nuova figura di supporto agli istruttori nazionali nelle regioni di appartenenza.
Presente per il dipartimento di Protezione civile nazionale il funzionario Stefano Vallari.
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