Il volo orbitale di Starship si avvicina!

Torna ad affollarsi la base spaziale Starbase, a Boca Chica in Texas: ecco SN16 mentre viene trasportata al di fuori dell’highbay, l’hangar dove vengono assemblate le starship, con accanto il celebre (e unico!) precedente prototipo di Starship tutto intero, l’unico sopravvissuto al lancio test di 10 km, SN15!

Non è chiaro quale sia il destino di SN16: quello che sembra ormai chiaro è che NON verrà usata per un lancio di prova, dopo lo spettacolare successo del lancio di SN15. Potrebbe essere quindi smontata? Al momento non è chiaro, ma sembra invece pacifico che SpaceX stia concentrando tutte le proprie energie sul prototipo numero 20 di Starship, SN20, quello che dovrebbe effettuare il primo volo orbitale e che già ci sta facendo palpitare dall’emozione! Per quello al momento i lanci di Starship hanno subito un brusco rallentamento: semplicemente i prossimi step saranno MOLTO più grandi. Come avverrà? La separazione del primo stadio avverrà dopo 170 secondi di volo (per il Falcon 9 sono 155). La manovra di rientro a terra sarà solo parziale, e il booster Superheavy eseguirà un ammaraggio controllato dopo 500 secondi a circa 40 km dalla costa. Questo non è diverso da quello che venne fatto con i primi tentativi di recupero del primo stadio del Falcon 9, prima di tentare l’atterraggio sulle chiatte-drone.

Starship continuerà sotto la spinta dei suoi motori Raptor Vacuum (in fase di perfezionamento) ed entrerà in orbita. Poi eseguirà la manovra di rientro, ammarando 100 km a nordovest di Kauai. Anche in questo caso si è scelto l’ammaraggio per il primissimo tentativo, a maggior ragione perché questa è un’operazione ancora più delicata: mai nella storia il secondo stadio di un razzo ha eseguito un rientro controllato dall’orbita.

Non sappiamo quando avverrà, ma l’emozione è già alle stelle!

Matteo Miluzio per Chi ha paura del buio?

Credit: Cosmic Perspective

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