Vertice tra Unione Montana e Ulss 7

Ieri pomeriggio si è svolto sull’altopiano un vertice tra i rappresentanti dell’Unione Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni e dell’Ulss 7 Pedemontana. Alla presenza del presidente Bruno Oro, del vicepresidente Diego Rigoni, dell’amministrazione comunale di Asiago, Foza, Lusiana Conco e Roana, del direttore generale Carlo Bramezza e dei direttori operativi del nosocomio di Asiago si è discusso della situazione sanitaria attuale sull’altopiano. Un incontro con cadenza bimestrale sul quale, spiega il vicepresidente dell’Unione Montana Rigoni, le istituzioni si erano accordate fin da subito, dopo l’insediamento del dottor Bramezza, per tenere monitorata la situazione dei servizi sanitari e territoriali.

Tra i temi discussi, le strategie di intervento da mettere in atto per far fronte alla carenza di medici di base sull’altopiano e per fornire maggiori servizi ambulatoriali, tra i quali una continuità assistenziale garantita, insieme all’attivazione dell’ospedale di comunità previsto nel PNRR. Inoltre, si è parlato dell’introduzione di una figura per le cure palliative e del progetto di creazione di un Hospice per malati terminali in condizione critica. Annunciata la riattivazione al Sert del servizio di sostegno psicologico per le vittime della ludopatia.

Per quanto riguarda l’ospedale di Asiago, buone notizie. Sono previsti infatti un potenziamento dei reparti di chirurgia e della riabilitazione cardiologica e l’avvio di un progetto di specializzazione in campo ortopedico. Tamponata per ora la carenza di personale in pediatria, diffusa in tutta l’azienda, con incarichi esterni affidati tramite la cooperativa con “aiuti da qualche medico di Santorso che svolge alcune ore sull’altopiano”, dice Diego Rigoni. In arrivo sull’altopiano anche la prima risonanza magnetica aperta.

Analizzata anche la situazione in merito al Covid-19, con la campagna vaccinale che prosegue in direzione della terza dose. Nei giorni scorsi l’hub vaccinale è tornato nella sede dell’Unione Montana, che per prima era stata accreditata, dove resterà per tre settimane. Dopodiché il centro vaccinale dovrebbe essere trasferito nella vecchia struttura dell’ospedale di Asiago.

 

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