Indennizzi ai maestri e scuole di sci per la stagione saltata, in arrivo 3 milioni dalla Regione

La Giunta regionale del Veneto ha approvato il provvedimento che assegna i ristori ai maestri e alle scuole di sci della regione, colpiti e penalizzati dall’annullamento della stagione sciistica a causa del Covid-19.

La misura, formulata su iniziativa dell’assessore al turismo Federico Caner, sarà attivata direttamente da Unioncamere, una volta sottoscritta la convenzione con la Regione. Essa riguarderà nello specifico sia le scuole di sci operanti in Veneto sia i maestri di sci, in possesso di abilitazione all’esercizio della professione e con regolare iscrizione all’albo professionale regionale alla data di presentazione della domanda.

Il contributo a fondo perduto per i maestri di sci e le scuole operanti nel territorio regionale ammonta a oltre 3 milioni di euro, che saranno assegnati attraverso uno specifico bando attivato da Unioncamere” – commenta l’assessore Caner.

Le restrizioni e le misure di contenimento della pandemia hanno inciso in maniera profonda sul comparto della montagna causando gravi danni economici in tutto il settore del turismo alpino. – Continua l’assessore – In Veneto il lockdown bianco ha causato una perdita di quasi 900 milioni di euro per le nostre montagne e finalmente possiamo annunciare l’arrivo dei ristori anche per questo comparto, grazie alla misura di sostegno assegnata dallo Stato alla Regione del Veneto“.

Giunta Regione Veneto
All’estrema sinistra della foto, l’Assessore al Turismo F. Caner insieme alla Giunta della Regione Veneto

Nel dettaglio, i 3.386.673,66 euro destinati complessivamente alle due categorie saranno suddivisi in questo modo:

Per le scuole di sci operanti in Veneto, il contributo forfettario sarà calcolato sul valore medio dei ricavi dichiarati nel periodo di imposta 2017/2019, in base ad una percentuale massima del 10% e nei limiti di un importo massimo di 150.000 euro per scuola.

Per i maestri di sci operanti in Veneto in possesso di abilitazione all’esercizio della professione, sarà assegnato: un contributo forfettario di base di 250 euro, erogato a tutti i maestri a parziale copertura dei costi fissi, anche a prescindere dall’attività svolta; un contributo forfettario ulteriore di 600 euro a tutti i neo-maestri, che si sono iscritti all’albo professionale dopo il 15 marzo 2020.

Un ulteriore contributo (con esclusione dei neo-maestri) per la perdita di reddito subita nella stagione invernale 2020-2021, parametrato in relazione all’attività di maestro di sci sostenuta e ai relativi redditi dichiarati in uno dei periodi di imposta 2018-2019-2020, a discrezione del richiedente.

L’importo totale per ciascun maestro non potrà superare il limite massimo di 8.000 euro.

La dotazione finanziaria del bando sarà suddivisa fra le due categorie, destinando nello specifico 2.586.673,66 euro ai singoli maestri e altrettanti 800.000 euro alle scuole di sci. – ha specificato l’assessore al turismo.  Se i fondi destinati ad una delle due categorie non dovessero essere esauriti, potranno essere utilizzati a beneficio dell’altra.L’obbiettivo della misura – conclude Caner – intende, dunque, non solo ristorare gli operatori dai mancati introiti ma anche dare una prima iniezione di ossigeno alla montagna Veneta, in vista della riapertura della stagione invernale”.

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