L’altopianese Francesco Pozza conquista la terza posizione nella trentesima edizione del Rally Città di Schio, andato nelle mani di Efrem Bianco per la sesta volta, seguito ‘a ruota’ da Manuel Sossella che al termine della gara aveva un distacco di neanche 2 secondi, a cui se ne sono aggiunti però altri 10 di penalità per aver anticipato la partenza dell’ultima prova.
“Tanto l’entusiasmo degli spettatori e dei piloti” le parole dell’amministrazione comunale di Roana, che ha premuto per “il ritorno della prova speciale di Sculazzon di Tresché Conca che non veniva più svolta dal 2012“. Un plauso a tutti i “giovani equipaggi altopianesi in cui l’amministrazione ha voluto credere recependo le numerose istanze di dar spazio, nel nostro territorio comunale, anche a questo sport“.
La gara, organizzata da Power Stage con il convinto appoggio dell’Automobile Club Vicenza, dopo aver registrato il successo di ben 142 adesioni (con poi 135 partenti) una volta accesi i motori ha dato il meglio di sé con una giornata di grandi contenuti e di colpi di scena, decisamente spettacolare.
Pioggia, nebbia ed anche strade estremamente difficili da interpretare sono stati gli ingredienti della sfida, che già nei primi sette chilometri di gara, nella prima prova di Santa Caterina, hanno dato il primo scossone alla classifica. Il favorito sloveno Avbelj è uscito di strada con la sua Skoda Fabia, imitato poco prima da Paolo Pesavento con la Citroen C3, cosìcchè i riflettori della prima scena si sono puntati tutti sul dualismo tra il locale Efrem Bianco e Dino Lamonato e su Manuel Sossella con Lele Falzone.
I due hanno battagliato senza esclusione di colpi, un duello all’arma bianca a suon di decimi di secondo, esaltante e tirato che dopo tre prove aveva visto Sossella, in cerca del bis dopo il successo del 2020, davanti di mezzo secondo all’altro. Il secondo giro di prove è stato di nuovo un continuo scambiarsi la posizione di comando: Sossella aveva tenuto alla frusta Bianco nel secondo passaggio a Santa Caterina, poi quest’ultimo ha reagito piazzando un graffio profondo all’altro rifilandogli 4”8 sulla sesta prova (rimanendo al comando con 3”5 di vantaggio), il secondo giro della “Pedescala”. E’ stato quindi necessario attendere il verdetto dell’ultima “chrono”, la “Tresché Conca”, per conoscere il vincitore del rally: Sossella, pur firmando il miglior riscontro cronometrico non è riuscito a colmare il divario e staccare Bianco, dovendo accontentarsi della medaglia d’argento, venendo poi anche penalizzato di 10” per partenza anticipata.
Per il terzo posto, posizione sicura acquisita da Francesco Pozza e Marco Zortea sulla Skoda Fabia R5, da subito insediatisi sul gradino più basso del podio con costanza e bravi anche a tenere sotto controllo la bagarre alle loro spalle, con riscontri cronometrici di pregio. Quarto ha poi concluso il sempreverde Adriano Lovisetto, con a destra Christian Cracco, pure loro con una Fabia R5, e la top five è stata messa a segno pure da Callegaro-Scattolin (Skoda Fabia R5), autori di una prestazione estremamente regolare.
Tra gli equipaggi giunti al termine di tutte le ‘piesse’ del 30° Rally Città di Schio troviamo l’ottimo risultato di Giulio Frigo con Emanuele Pesavento, che si sono aggiudicati il 3° posto nella categoria R2C e hanno chiuso con l’11° tempo assoluto.
Federico Spiller e Luca Ambrosini hanno concluso con un buon 30° posto assoluto a bordo della Peugeot 106 Rallye e il 4° tempo nella categoria N2.
Nicola Peterlin con Riccardo Pellizzari alla guida sempre della Peugeot 106 Rallye ma in categoria A5 ha chiuso con il 7° tempo e il 70° posto assoluto.
Ritirati: Paolo Pesavento (Alicervi), Remigio Baù (Cerato), Sascha Tessari (Panato), Diego Baù (Barison)
Rally Storico
D’effetto anche la parte “storica” data dal 5° Rally Storico “Città di Schio”, che ha conosciuto una forte risposta da parte degli equipaggi. Per tre prove aveva comandato senza difficoltà Giovanni Costenaro con la sua Ford Sierra Cosworth in livrea ex ufficiale, sulla quale era affiancato da Giulia Zanchetta. Quando parevano involarsi verso il successo, una foratura durante i primi, ostici chilometri della “Santa Caterina”, quelli che hanno tradito in diversi, sono incappati in una foratura che li ha estromessi dal confronto. La classifica è passata quindi in mano a Sbalchiero/Molon, con una Lancia Delta 16V, i quali non si sono fatti sfuggire l’alloro davanti alla Ford Sierra Cosworth di Riccardo Bianco, il fratello del vincitore tra le “moderne”, con alle note Mattia Franchini. Terza ha finito l’affascinante ed ammiratissima Audi Quattro di Elio e Rebecca Tinello de Caneva, i quali non hanno lesinato spettacolo e intraversate da manuale. Hanno avuto ragione, nel finale, dell’altra Lancia Delta 16V di Garzotto-Sbalchiero, passati al terzo posto dalla penultima chrono.
Rally e territorio: un binomio possibile
Si è riproposto il forte binomio Rally e territorio. La grande affluenza di iscritti al rally ha infatti generato un forte input per l’incoming, molte strutture ricettive hanno registrato il pieno di prenotazioni e sicuramente, il fine settimana del rally ha dato un forte e significativo input alla ricaduta economica sui luoghi attraversati. Un beneficio, un forte stimolo, dunque, per l’economia locale, strumenti utili per la fiducia necessaria per uscire da un periodo difficile come quello attuale.
Un plauso per la diretta streaming
La diretta streaming della gara, trasmessa da BANDW.TV, la Web Tv di servizi redazionali, ha registrato un ampio consenso dagli appassionati di motorsport, addirittura avendo proposto i due passaggi della celebre prova “Santa Caterina” con il commento affidato a Niccolò Budoia e Federico Raffetti.
Credit: Power Stage, Actualfoto, Lucacerantola Photo, Riccardo Stecca, Amm.ne Roana
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