ULSS7: telemedicina nelle farmacie, poco più di 50 valutazione in due mesi

A circa due mesi dall’avvio, presenta già numeri significativi l’innovativa sperimentazione attivata dall’ULSS 7 Pedemontana per la creazione di una rete di accesso ai servizi di telemedicina per i cittadini, attraverso le farmacie.

Il progetto, finanziato dalla Regione Veneta, rappresenta un’esperienza per il momento unica a livello nazionale, coinvolgendo oltre 60 farmacie su tutto il territorio dell’ULSS 7 Pedemontana. Tra queste, sono 15 le farmacie che ad oggi hanno già eseguito almeno una televisita, con una punta di 10 accessi per una singola farmacia, mentre complessivamente sono state 51 le valutazioni a distanza già svolte, in collegamento con i medici delle USCA dell’Azienda socio-sanitaria.

Numeri che rappresentano un primo risultato positivo, considerando sia la novità del servizio, sia il particolare periodo, durante il quale le farmacie – oltre alle loro attività istituzionali – sono state molto sotto pressione per l’esecuzione dei tamponi, delle vaccinazione antinfluenzali e anti-Covid, oltre allo scarico dei Green Pass.

È inoltre interessante osservare come la tipologia di problematiche affrontate sia stata già molto ampia, riconducibili di fatto a diverse aree di specializzazione: dermatologia\allergologia, ORL, cardiologia e pneumologia.

Dal punto di vista pratico, i cittadini con un sospetto problema di salute relativi all’apparato cardiorespiratorio, o con sintomi non ben identificati come mal di gola o disturbi alle orecchie o ancora problematiche cutanee possono recarsi direttamente in farmacia e prenotare una valutazione. Quest’ultima avviene grazie ad un dispositivo di telemonitoraggio e televisita all’avanguardia, già utilizzato negli Stati Uniti e in Israele, attraverso il quale è possibile rilevare le condizioni di salute degli utenti per quanto riguarda il ritmo cardiaco, l’apparato respiratorio, ma anche eventuali infiammazioni o malattie della gola, delle orecchie e perfino i problemi della cute. Le immagini e i dati raccolti vengono quindi inviati in tempo reale ad un medico USCA che, a distanza, ha tutti gli elementi per valutare il caso e dunque rassicurare l’utente sulle sue condizioni oppure consigliare una visita presso il suo Medico di Medicina Generale, o ancora in caso di possibile urgenza invitarlo a recarsi in Pronto Soccorso.

La valutazione, dunque, viene svolta da medici appositamente individuati e formati all’uso dell’apparecchio; i farmacisti, oltre a mettere a disposizione un locale adeguato, assicurano la loro professionalità nel supportare il cittadino nell’utilizzo dello strumento e nel suo corretto posizionamento al fine di una rilevazione efficace dei parametri (tanto è vero che su 51 televalutazioni ben 44 sono state svolte proprio con il supporto del farmacista). Il tutto con tempi molto rapidi: la durata media di una valutazione è stata finora di circa 13 minuti.

Molto importante è anche la facilità di accesso al servizio, garantita dalla presenza capillare delle farmacie nel territorio e dal loro orario esteso di apertura: infatti le televisite svolte fino a oggi si sono distribuite quasi equamente tra mattina e pomeriggio (rispettivamente 54,9% e 45,1%), venendo così incontro anche da questo punto di vista alle preferenze degli utenti.

Va sottolineato a questo riguardo che, tra le farmacie presso le quali sono già stati realizzati dei collegamenti, ve ne sono alcune situate in località periferiche, come Tonezza e Valli del Pasubio, dimostrando così l’efficacia del teleconsulto in particolare per i cittadini più lontani dalle strutture sanitarie.

«Naturalmente questo servizio non sostituisce la visita del Medico di Medicina Generale, né quella di uno specialista – sottolinea il Direttore Generale Carlo Bramezza -, ma con questa sperimentazione rispondiamo a due problematiche per certi versi opposte, eppure entrambe ben documentate: da una parte, soprattutto da quando è scoppiata la pandemia, vediamo pazienti che trascurano i primi sintomi e non si recano dal medico, riducendo così la possibilità di una diagnosi precoce, con tutto quello che ciò significa; dall’altra miglioriamo l’appropriatezza dell’accesso agli studi dei Medici di Medicina Generale e anche ai Pronto Soccorso, rassicurando il cittadino quando non è necessario un approfondimento diagnostico, ma questo comunque sulla base della valutazione di un medico e con il supporto di alcun indicatori strumentali. Mi auguro quindi che anche promuovendo i primi risultati registrati in questi mesi, sempre più cittadini decidano di sperimentare questo servizio innovativo».

A questo riguardo, è da sottolineare che l’infrastruttura telematica attivata per questo progetto è stata utilizzata anche nell’ambito di un’altra sperimentazione di telemedicina, messa in atto dalla Cardiologia del San Bassiano, e che ulteriori sviluppi sono attualmente allo studio, come ad esempio la possibilità di svolgere a distanza – sempre tramite il telemonitoraggio nelle farmacie – anche il follow up a lungo termine dei pazienti oncologici a basso rischio di recidiva. In questi casi, alla riduzione degli accessi ospedalieri si aggiunge il beneficio di una probabile migliore aderenza dei pazienti ai controlli, grazie alla maggiore facilità di accesso.

C. stampa ULSS 7

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