Il mondo della politica si apre al confronto tra generazioni: meglio giovani o boomer? Cosa si può trarre di buono da entrambe le categorie, così profondamente differenti tra loro, per distinguere tra buona e cattiva politica?
Si è concluso ieri all’Hotel Gaarten di Gallio il weekend di formazione politica Spring School promosso dal senatore Antonio De Poli e incentrato proprio su questo tema: Giovani e politica – Si fa presto a dire boomer. Tre parole chiave per la tre giorni: confronto, idee, prospettive. Ma anche conoscenza e rete, “perché per poter realizzare progetti non si può essere da soli”, come ha detto Beatrice Biasia, di Giovani Padova, organizzatrice dell’evento.
“In molti mi hanno chiesto come mai non abbia identificato questo corso di formazione politica con il simbolo di qualche partito. Bene, io credo che oggi serva formare una classe dirigente e che i giovani abbiano bisogno di farsi una propria idea, un proprio progetto di percorso politico e non solo, al di là del colore di appartenenza di ognuno di noi. Ci sono valori che appartengono a tutti o comunque a un’area di pensiero che è maggioranza valoriale e culturale di questo Paese. Oggi più che mai dobbiamo recuperare la lontananza della politica rispetto ai giovani, farli innamorare della loro comunità”, ha spiegato De Poli.
Un’iniziativa realizzata per mettere al centro i giovani, le loro idee e la necessità di preparare futuri aspiranti amministratori pubblici ponendo basi solide per avvicinarli ad una politica sana e costruttiva.
Ad aprire le porte alla Spring School, il Comune di Gallio, guidato dal sindaco Emanuele Munari che incarna perfettamente l’equilibrio tra i giovani e i cosiddetti boomer e che domenica mattina ha dato avvio all’ultima giornata di formazione caricando di una grande responsabilità la cinquantina di giovani auditori: “Vista la disaffezione degli italiani alla politica, voglio pensare che voi possiate essere gli antagonisti del partito politico più grande in Italia, quello dell’astensionismo. Grazie a voi giovani che cercate di prendere consapevolezza e nozione della politica, andando a controvertere questa inesorabile curva che va verso il non voto”.
“Non siamo noi a dover ascoltare voi giovani: voi dovete essere protagonisti delle scelte amministrative politiche del vostro territorio. Essere qui oggi è assumere un briciolo di responsabilità per il vostro futuro, per il futuro delle vostre famiglie, dei vostri figli, dei vicini. Spero quindi che da questo corso possiate portare via uno stimolo non solo per la vostra ambizione, che non deve essere sfrenata, ma anche per la vostra passione, grazie alla quale non vi stancherete mai di essere a disposizione dei vostri cittadini, soprattutto di chi ha bisogno”, ha concluso Munari.
Ospiti del weekend, molti volti noti della politica e dell’informazione italiana: Roberto Inciocchi di SkyTG24, Alex Orlowski social media intelligence, il presidente di Anci Veneto e sindaco di Treviso Mario Conte, il presidente di Anci Giovani e sindaco di Carmignano di Brenta Eric Pasqualon, i senatori Pier Ferdinando Casini e Anna Maria Bernini.
L’esperienza è stata talmente positiva, dicono gli organizzatori, che è in previsione la realizzazione di altri corsi simili già nei prossimi mesi.
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