Addio a Mario Paganin, pilastro del turismo invernale sull’Altopiano

Mario Paganin

La notizia della morte di Mario Paganin si è diffusa nella mattinata di oggi lasciando sgomenta la comunità di Asiago e degli altri paesi dell’Altopiano. Già da qualche giorno alcune indiscrezioni parlavano di un peggioramento di Paganin, che però nei mesi scorsi aveva sempre reagito con grande forza alle difficoltà di fronte alle quali lo aveva posto la vita.

Classe 1956, Mario Paganin era maestro di sci alpino fin dal 1976 e allenatore federale di secondo livello. Oltre ad essere il fondatore della società agricola Urogallo, è stato anche vicepresidente del Collegio Regionale dei Maestri di Sci del Veneto e consigliere nazionale. Da più di 15 anni collaborava con la Scuola Sci Verena, della quale era Direttore, e insieme ai fratelli Daniele e Franco, al nipote Andrea e a tutta la famiglia, sempre molto unita, gestiva l’azienda di promozione turistica Happy Siben ad Asiago.

“Tutta la grande famiglia del comprensorio del Verena partecipa sentitamente alla perdita della famiglia Paganin – commenta Lorena FrigoMario era un pilastro portante della nostra scuola sci, una grande persona che ha sempre creduto in tutto questo e che ha fatto il bene dell’Altopiano. I tre fratelli Paganin rappresentano una realtà importante del territorio, senza la quale non esisterebbe il turismo invernale. Dopo tanti anni di collaborazione e di condivisione di intenti si diventa quasi una famiglia. Sapevamo che stesse male, ma anche questo inverno era qui al Verena a sciare e non ci aspettavamo una fine così repentina.”

Parole di grande stima anche da parte del Sindaco di Asiago, Roberto Rigoni Stern: “Ero al corrente che da tempo era ammalato e nonostante le sue condizioni affrontava con grande dignità questo difficile momento. Voglio ricordarlo per il suo entusiasmo e la sua grande passione per la famiglia, lo sport, il turismo. Gli saremo riconoscenti per aver sostenuto con forza la promozione del nostro territorio in anni difficili e, soprattutto, per essere stato tra i primi convinti sostenitori del progetto di riapertura delle Melette. Non dimenticherò mai il suo entusiasmo e la sua forte convinzione, a volte incompresa, nel porre le basi del grande progetto gestionale delle ‘nuove’ Melette a cui molti si sono accodati. Ciao Mario, riposa in pace”.

Lascia la moglie Roberta, le figlie Anna, Elena e Marta, i fratelli Daniele e Franco e la mamma Luciana.

Mario Paganin

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