Lavarone: ritrovato senza vita il corpo del ragazzo scomparso martedì nelle acque del lago

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È stato ritrovato ieri pomeriggio verso le 14.30 il corpo senza vita del ragazzo di 17 anni scomparso da martedì pomeriggio nelle acque del lago di Lavarone, nella vicina Alpe Cimbra, dopo un tuffo dal pedalò durante un campo scout a cui partecipava anche il fratello della vittima. Dopo l’avvio delle fasi di ricerca si erano recati sul posto anche i genitori del giovane, originario della Costa d’Avorio, ma residente con la famiglia nel vicentino, a Lonigo.

Isacco Corradi sindaco Comune Lavarone

La notizia è stata data dal Comune di Lavarone (in foto il sindaco di Lavarone, Isacco Corradi) con un post sui social: “Comunichiamo che dopo 2 giorni di ricerche è stato trovato il corpo di Willy. Sono stati due giorni difficili e tristi per la nostra comunità, assieme alle nostre associazioni della Croce Rossa e dei Vigili del Fuoco anche dei comuni vicini abbiamo cercato di stare vicino alla famiglia e al gruppo di scout cercando di non farli sentire soli“.
L’amministrazione comunale cimbra ha voluto anche ringraziare “la squadra subacquea dei vigili del fuoco permanenti, che hanno lavorato con insistenza per raggiungere l’obiettivo di riportare Willy dalla sua famiglia. Un grazie anche alla protezione civile, al gruppo Psicologi del popolo allo staff comunale e i Vigili Urbani. Rinnoviamo le condoglianze alla famiglia e alla comunità di Lonigo”.

Anche la famiglia del giovane tragicamente scomparso ha fatto sapere tramite il Comune che “ci tiene a ringraziare tutte le persone che in questi giorni li hanno aiutati”.

I vigili del fuoco volontari di Lavarone, impegnati nelle ricerche, hanno dovuto prendere atto della triste notizia: “Sono stati due giorni intensi, iniziati con la speranza che tutto si risolvesse al più presto con una buona notizia e terminati con il dolore e lo sconforto per quanto successo al povero ragazzo. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno aiutato nella ricerca: i colleghi volontari di Calceranica e di Mattarello, che sono intervenuti con i loro mezzi acquatici, i vigili del fuoco permanenti di Trento, la Croce Rossa, gli Psicologi per i popoli, le Forze dell’ordine, il Comune di Lavarone e tutti coloro che ci hanno supportato durante le tante ore passate al lago, compresi gli operatori turistici”.

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