Progetto “Biodiversità Veneta”, un’occasione per le nostre ‘risorse genetiche’ agrarie

Competenze, conoscenze e informazioni partecipative a favore della biodiversità agraria e alimentare regionale

Pecora di Foza Malga Col del Vento Cesuna - Sèklen antico fagiolo cimbro Roana

Nel corso degli ultimi anni la Regione del Veneto ha avviato una serie di azioni mirate a tutelare la biodiversità in agricoltura. Per promuovere il sistema di conservazione nazionale e regionale, riconoscendo l’importanza della biodiversità di interesse agrario e alimentare del nostro territorio, la Regione del Veneto ha avviato il progetto BIODI.VE 4, svolto in collaborazione con Veneto Agricoltura, con l’obiettivo di promuovere le “Comunità del cibo“, l’avvio di processi partecipativi per l’istituzione di un itinerario della biodiversità di interesse agricolo e alimentare, e l’animazione per il 20 maggio della “Giornata nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare“.


Il sistema di conservazione della Biodiversità agraria

Con la legge 194 del 2015 il nostro Paese ha disegnato un sistema di conservazione dinamica della biodiversità di interesse agricolo e alimentare attraverso l’istituzione di una “Rete nazionale della Biodiversità di interesse agricolo e alimentare” formata da “centri di conservazione e banche del germoplasma e agricoltori/allevatori custodi”.
I primi conservano in purezza le razze e le varietà autoctone che nel complesso sono chiamate anche “risorse genetiche”. Gli agricoltori/allevatori custodi si impegnano a conservare le razze e le varietà in una situazione di “produzione agricola” che consente loro continuo adattamento all’ambiente di coltivazione/allevamento. I centri di conservazione/banche del germoplasma e i gli agricoltori/allevatori custodi si scambiano periodicamente gli individui conservati.


La biodiversità agraria del Veneto

Il Veneto ha una tradizione agricola e alimentare ricca di diversità in gran parte legata alle razze e varietà che i nostri agricoltori e allevatori utilizzavano. Attraverso il progetto “Biodiversità Veneta” la Regione Veneto e Veneto Agricoltura attuano azioni per promuovere il sistema di conservazione nazionale e regionale e l’importanza della biodiversità agraria regionale gestita da istituzioni pubbliche e da agricoltori e appassionati che si sono dedicati a raccogliere e conservare molte delle risorse genetiche che erano anche usate nel passato quali: le galline PADOVANA ed ERMELLINATA DI ROVIGO, il carciofo VIOLETTO DI SANT’ERASMO, le pecore BROGNA e LAMON, assieme a molte altre in grado di contribuire a differenziare e valorizzare le nostre produzioni agricole e alimentari.

galline PADOVANA ERMELLINATA DI ROVIGO carciofo VIOLETTO DI SANT’ERASMO pecore BROGNA e LAMON


Segnala la tua biodiversità

Come previsto all’Articolo 3.3 della Legge 1° dicembre 2015, n. 194 “l’iscrizione di una risorsa genetica di interesse alimentare ed agrario locale nell’Anagrafe è subordinata a un’istruttoria finalizzata alla verifica dell’esistenza di una corretta caratterizzazione e individuazione della risorsa, della sua adeguata conservazione in situ ovvero nell’ambito di aziende agricole o ex situ, dell’indicazione corretta del luogo di conservazione e dell’eventuale possibilità di generare materiale di moltiplicazione. In mancanza anche di uno solo dei requisiti indicati nel primo periodo, non si può procedere all’iscrizione“.

Per poter iniziare l’iter di riconoscimento ed iscrizione di una risorsa genetica locale si deve:

– avere la risorsa genetica;
– avere della documentazione storica comprovante la presenza per almeno 50 anni nel territorio.

Per segnalare alla Regione Veneto la tua risorsa compila la scheda ed inviala a: risorsa@biodive.it


 

Malga Col del Vento in prima linea per preservare la Pecora di Foza dal rischio estinzione

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