L’indagine di Asiago: acqua pulita sotto la discarica di Melagon

Attivata nel 2001 dalla Comunità Montana di Asiago, la discarica di Melagon ha cessato di ricevere il conferimento di rifiuti secchi residui e derivanti dallo spazzamento stradale nel maggio del 2018. In seguito, a novembre dello stesso anno, Alto Vicentino Ambiente (AVA) ha proseguito l’utilizzo conservativo della discarica completando il capping, ovvero la sistemazione finale del sito, che si è concluso a giugno del 2020 ed è stato collaudato a gennaio 2021. L’efficienza del sistema di impermeabilizzazione si attestava allora attorno al 95%, e cioè la produzione di percolato risultava pari a circa il 5% del volume di acqua meteorica che cadeva nell’area.

Visto il periodo di forte siccità che ha caratterizzato gli ultimi anni, con il conseguente prosciugamento delle fonti idriche in superficie, il Comune di Asiago ha ritenuto opportuno svolgere delle indagini sulla qualità delle falde nel sottosuolo alle quali attingere in caso di necessità. Nel giugno del 2019 l’Università di Padova ha quindi eseguito una prospezione geofisica attraverso una tomografia elettrica di resistività (ERT), che ha evidenziato un’anomalia nel sottosuolo in corrispondenza ad un preciso settore dell’impianto.

AVA si mette subito in allerta e incarica una ditta specializzata per quanto riguarda l’esecuzione di un approfondimento geognostico tramite una perforazione, la misurazione e il campionamento delle acque sotterranee. Un’indagine condotta tra luglio e novembre 2021 che ha permesso di conoscere nel dettaglio la composizione dei materiali fino a 25 metri di profondità e di concludere che i caratteri chimici e fisici delle acque sotterranee intercettabili dal pozzo spia provano la mancanza di collegamenti funzionali con il corpo dei rifiuti messi a dimora all’interno dell’impianto.

Si può dire quindi che, dal punto di vista idrogeologico, la circolazione profonda è legata unicamente all’infiltrazione di acque meteoriche o di disgelo nivale, con un meccanismo di deflusso sotterraneo regolato da dinamiche di moto orizzontali, senza indizi di contributi di migrazione verticale, e che quindi l’acqua presente al di sotto dell’ex discarica è pulita, rappresentando così una valida risorsa idrica per l’approvvigionamento dell’altopiano.


Le slide con i risultati dell’indagine

1267_conferenza_stampa_2022-09-20

.

SCARICA IN PDF


Il video integrale della conferenza stampa

© RIPRODUZIONE RISERVATA