Asja Zenere, tra le giganti del gigante a Sölden

Asja Zenere

Asja Zenere, eneghese, classe 1996: bionda come il sole che scalda le cime delle sue montagne, sorriso aperto e sicuro, occhi color nocciola e uno sguardo che rivela determinazione. Con la grinta che la contraddistingue è riuscita a far parlare molto di sé per i risultati ottenuti in pista.

Dopo il suo sfortunato esordio mancato in Coppa del Mondo nel 2019 a causa di un infortunio e il meritato debutto lo scorso marzo nello slalom gigante di Lenzerheide, è arrivata anche per Asja la convocazione nelle fila della nazionale azzurra per la prima tappa di Coppa del Mondo a Sölden. Una tappa che dovrebbe fungere da trampolino di lancio per la giovane atleta, che ha voluto condividere con noi le sue sensazioni attuali.

Asja Zenere

A una settimana dalla coppa del mondo come ti senti? Pensi di essere in forma?

Ora come ora non mi sento in formissima visto che ho fatto un mese di sci e sono un po’ stanca, però sto sciando bene, fisicamente sto bene. Ho passato 30 giorni in Argentina, dove ho trovato tutte le condizioni, dall’inverno alla primavera, dalla pioggia alla neve, dal sole alla nebbia, per cui sono preparatissima dal punto di vista meteo.

Qual è l’obiettivo da centrare con il gigante di Sölden?

Non mi sono ancora posta un obiettivo perché vorrei aspettare l’allenamento sul ripido di questa settimana. Quando avrò delle sensazioni sul ripido e sul ghiacciato potrò pormi degli obiettivi. Sto ancora sistemando delle cose sulle parti pianeggianti: ce ne sono due su quella pista, all’inizio e alla fine. So che posso difendermi alla grande nel ripido, però devo avere una bella spinta sul piano.
Cercherò di pormi degli obiettivi verso il weekend, anche perché non ho mai fatto una gara così presto, ad ottobre, e solitamente non è il mio momento ideale, sono ancora in fase di chilometraggio. Però essendo un tipo da gara non si sa mai cosa ci si può aspettare da me!

Come descrivi l’emozione di gareggiare con le migliori atlete del mondo?

È sempre un’emozione diversa. L’anno scorso arrivavo al cancelletto con un’altra consapevolezza. Rientrando dagli infortuni non si sa mai a che punto si è realmente.
Di sicuro è un’emozione diversa dalla Coppa Europa: ci sono determinate aspettative, che l’anno scorso erano abbastanza alte visto che i piazzamenti erano buoni. Infatti è andata bene, anche se speravo in qualcosa di più, però non è mai semplice centrare i primi 50 al mondo. Il cuore batte diversamente.

Asja Zenere

Hai parlato di infortuni e nel corso della tua carriera ne hai passate veramente di tutti i colori. Qual è il tuo segreto per trovare la forza di rialzarti ogni volta e tornare in pista al top?

Non ho un grande segreto, ma ho una gran testa dura. Il fatto di voler arrivare dove voglio mi ha sempre spinto a guardare avanti per tornare al mio livello, anche perché ci sono già arrivata una volta e so come fare a tornarci.

Quindi è la tenacia che ti supporta.

Mi baso sulle sensazioni che ho già provato e quello mi spinge sempre a tornare lì. Ogni volta confermarsi alla grande a un buon livello è bello e quello ti ripaga di tutta la fatica e i pianti che fai.

Passiamo al tema FISI, dove proprio ieri Flavio Roda è stato riconfermato presidente, mentre Carlo Dal Pozzo è stato eletto consigliere. Cosa ne pensi?

Non me ne intendo di politica, non la seguo e non saprei neanche come commentare. Io sono un’atleta e non mi compete giudicare. Se loro fanno il nostro bene, quello è l’importante.

Allora torniamo in pista. Milano Cortina 2026: ci hai già fatto un pensierino?

Assolutamente no! [ride]
Purtroppo le punizioni che ho avuto mi hanno insegnato a vivere alla giornata. Ogni momento è un buon momento, cerco di vivermi tutto quello che posso, di dare il massimo in allenamento e in qualsiasi cosa, da quando mi sveglio al mattino fino alla sera. Ogni attimo è buono per dire: “Cavolo, faccio una cosa davvero bella” e allora cerco di godermela perché da un momento all’altro lo sci può darti una delusione davvero enorme.
Per cui non voglio neanche pensarci, voglio vivere il presente. Sicuramente ho degli obiettivi grandi per questa stagione, perciò cerco di raggiungere quelli e poi se siamo davvero forti si va alle Olimpiadi, sennò non importa: avrò comunque dato il massimo.

Quindi non è un sì ma neanche un categorico no…

Dico sempre che coi se e coi ma non si va da nessuna parte! [ride] È bello sognare ed è giusto farlo, sennò non saremmo qua a spingere ogni giorno come dei matti. Ovvio che il sogno di un atleta sono le Olimpiadi, però in ogni caso ci sono altri traguardi: la Coppa del Mondo, vincerla, vincere una coppa di specialità… Ovvio, le Olimpiadi rappresentano l’incoronazione dell’essere atleta ed è altrettanto ovvio che ci spero. Si punta sempre al massimo!

Grazie, Asja, per averci aperto le porte della tua settimana pre-mondiale!

Grinta, concentrazione e determinazione sono gli ingredienti di questa atleta, tra le più promettenti del panorama dello sci alpino azzurro. Da parte della nostra redazione, facciamo ad Asja i migliori auguri per la gara di Sölden, che si disputerà il prossimo weekend!

Asja Zenere

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