Asiago Vipers: sorpasso al Milano con una vittoria da manuale

Una prestazione a dir poco eccellente ha permesso ai ragazzi di coach Luca Rigoni e del Presidente Forte di superare di misura i Campioni in carica del Milano, con un 5 a 4 che al termine del match ha fatto esplodere di gioia tutti i tifosi dell’Asiago.

“A dir poco trasformati rispetto a sette giorni fa“, nella ‘complicata’ trasferta contro il Tergeste, e “capaci di regalarsi e regalarci una serata da ricordare“, le parole dei Vipers dopo la vittoria. Sesto risultato positivo di fila quindi per gli altopianesi, che sorpassano i meneghini in classifica andandosi a piazzare in 2^ posizione alle spalle del Vicenza.
Per il capitano Marco Frigo quella di sabato sera è stata una “partita di sacrificio. Un mese senza allenatore e senza giocatori ha portato alla parentesi Tergeste che comunque è già nel ‘dimenticatoio’. Noi ce la giochiamo con tutti e tutte le squadre ora lo sanno… Il lavoro paga sempre. Costanza, lavoro, gruppo, squadra e cuore”.

Per quanto riguarda le giovanili, l’esordio delle Viperette dell’Under 12 contro i ‘Diavoletti’ di Vicenza, è terminato con la netta vittoria degli arancio-neri per 17 a 2, iniziando “nel migliore dei modi questa nuova stagione sportiva” con una partita “che ha visto tutti gli effettivi a disposizione della coppia Rigoni-Forte entrare nelle rotazioni. Ed è l’aspetto più significativo al di là di risultati e statistiche perché a questa età il gioco, la crescita e il divertirsi in pista con compagni e avversari sono gli aspetti che contano davvero” ha dichiarato la società altopianese al termine della partita.

Il resoconto dei Vipers

Dopo un avvio complicato per merito del Milano, a sbloccarla è la terza linea delle Vipere: Berthod accelera sulla sinistra, disco in mezzo per Alessandro Rossetto, classe 2005, che fa secco Mai. Immediata la reazione degli ospiti con Alessio Lettera che, al volo sull’apertura di Bellini, fa 1-1. Emozioni e ritmo. Mai sventa su Lievore, servito da Spiller; poi tocca al debuttante Stevan trovare l’antidoto al ‘morso’ del ‘Cobra’ Ferrari, in inferiorità. Ribaltamento di fronte, Munari finta il tiro e apre per Brajan Belcastro, uno dei tanti ex in pista, che insacca il nuovo vantaggio. E Milano replica prontamente, sfruttando il power-play e la classe smisurata di Alessio Lettera. I ragazzi di coach Rigoni non si scompongono, anzi; stavolta Nicola Munari è in versione rapace, cattura il disco dietro la gabbia e ‘usa’ Mai per spedirlo in rete. Vipers ancora avanti, Vipers ancora pericolosissimi con una traversa colpita da Spiller e poi ancora in gol: Fabio Lievore festeggia il suo 30° compleanno spegnendo la candelina posizionata nell’angolino alto alla sinistra del goalie avversario. È 4-2, e Milano chiama time-out. Si riparte e Stevan dice no a Bernad; poi Spimpolo finisce in panca puniti e Matteo Tessari spedisce ‘di grinta’ in rete la respinta di Mai sul gran tiro di Belcastro, facendo esultare ancora una volta i tifosi presenti. E allora ci pensa il solito Lettera a rimettere in corsa i compagni con un altro pezzo di bravura. E non è finita, visto che poco prima dell’intervallo Stevan mette una pezza dopo una leggerezza difensiva.

Nel secondo tempo Milano preme, ma sbatte sulla traversa con Lettera e contro la determinazione dei nostri ragazzi. Mai salva due volte su Lievore e tiene in vita i suoi che, poco dopo, tornano definitivamente in partita grazie al tap-in di Barsanti. Milano a -1 e con tanti minuti da giocare. Al 7’ applausi per la giocata di Simoncino Pertile che fa tutto benissimo, ma sbaglia proprio sul più bello a portiere ormai battuto. Col passare dei minuti cresce il nervosismo, anche perché la coppia arbitrale lascia correre troppo, da entrambe le parti, ma troppo. E al 14’25”, infatti, storie tese tra Bernad e Frigo e confusione per qualche minuto davanti ai cronometristi. Si riparte con i Vipers in superiorità, ma la gestione non è delle migliori. Finale di logica sofferenza, con Stevan decisivo in un paio di occasioni, così come Mai su Tessari. Milano toglie anche il portiere, ma Asiago difende questa vittoria fino all’ultimo.

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