Videoconsulenza con lo specialista: la soluzione dell’Ulss 7 per pediatria

Pediatria Asiago

Arriva dall’Ulss 7 Pedemontana la soluzione innovativa per sopperire alla mancanza di medici pediatri che prestino servizio presso l’ospedale di Asiago: la videoconsulenza con i pediatri per le visite in pronto soccorso.

Il servizio di telemedicina, attivo da lunedì 5 dicembre, “garantirà la presa in carico specialistica dei pazienti pediatrici anche nella fascia oraria in cui non è fisicamente presente un pediatra”, si legge nella nota.

Ecco come funziona: “Dalle 14 alle 8 della mattina dopo, i pazienti pediatrici che accedono al pronto soccorso di Asiago saranno visitati da un medico dell’emergenza-urgenza in collaborazione con un collega della pediatria dell’ospedale di Santorso in videocollegamento. Quest’ultimo potrà così esaminare direttamente il bambino, grazie al collegamento video, e dialogare con i genitori sulla sintomatologia manifestata. Il tutto con il supporto di uno specifico kit utilizzato dal medico del pronto soccorso. Sulla base delle informazioni così raccolte, il pediatra potrà quindi confrontarsi con il medico del pronto soccorso, suggerendo la terapia più opportuna, eventuali rivalutazioni o esami di approfondimento”.

I bambini di Asiago non ottengono ancora quindi un pediatra in carne ed ossa, pur comprendendo la difficoltà a livello nazionale di reperire specialisti, ma al di fuori delle sole 6 ore di turno coperto si dovranno accontentare di una visita da remoto condotta dall’ospedale di Santorso, dove invece il pediatra naturalmente non manca mai.

Soddisfatto il direttore del reparto di emergenza-urgenza di Asiago, dottoressa Maria Irma Dramissino: “Questa collaborazione ci consente di essere sicuri di garantire un servizio del tutto adeguato anche ai pazienti pediatrici e ai loro genitori, grazie alla possibilità di combinare la nostra valutazione con l’esperienza e la competenza specialistica dei colleghi di pediatria”.

Dal reparto di pediatria di Santorso il direttore, dottor Massimo Scollo, ricorda che in ogni caso resta preferibile contattare in prima battuta il pediatra di libera scelta, posto che il servizio è dedicato alle urgenze pediatriche non differibili.

Torna sul tema anche il direttore generale Carlo Bramezza: “Se da una parte come azienda continuiamo a mantenere aperti i bandi per la ricerca di specialisti da assumere a tempo indeterminato, dall’altra lo spirito di collaborazione tra i nostri reparti e i nostri ospedali, l’utilizzo di nuove tecnologie e anche una certa creatività organizzativa ci consentono oggi di dare una risposta concreta ed efficace alle giuste aspettative della popolazione dell’altopiano”.

Resta però un grande vuoto all’ospedale di Asiago: l’impossibilità, emersa solo con il trasferimento nella nuova struttura, di un ricovero pediatrico in loco, che costringe quindi sempre e comunque a recarsi in pianura, con le annesse difficoltà già elencate più volte. A che pro, quindi, suggerire terapie in telemedicina se ciò si traduce poi in un ricovero solo rimandato dei pazienti che lo necessitano a Bassano o a Santorso? Sembra che, almeno per ora, la filosofia da seguire sia quella del “piuttosto di niente, meglio piuttosto”.

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