Contro lo spopolamento delle aree montane, un contributo regionale

Il capogruppo del Pd regionale Giacomo Possamai avanza una proposta concreta per contrastare il costante spopolamento dei paesi di montagna, in favore di aree maggiormente residenziali e servite.

“Vivere in montagna comporta maggiori costi, meno servizi a disposizione e la necessità di spostarsi spesso, spostamenti che richiedono tempo – motiva Possamai – Tutto ciò può disincentivare il vivere in montagna ma, unitamente agli investimenti che garantiscano una crescita dell’opportunità economica e di uno sviluppo compatibile, possono risultare significativamente incentivanti anche politiche di agevolazioni di accesso al bene prima casa.”

Ecco quindi la proposta di destinare 20 mila euro a fondo perduto ai giovani affinché possano acquistare un’abitazione, da adibire a prima e unica casa, oppure per ristrutturare vecchi edifici in uno dei comuni veneti interamente montani. Un’azione volta non solo a trattenere i giovani nei paesi di montagna, ma anche un richiamo per attirare nuovi residenti provenienti dalla pianura.

Il fenomeno dello spopolamento è certamente più tangibile nelle zone isolate delle provincia di Belluno e nella Lessinia veronese, ma si può riscontrare anche sull’altopiano, dove Enego è in testa con il 15 per cento degli abitanti perso; seguono Foza con 8,7 punti negativi, Lusiana Conco -8,6 per cento, Roana -4,3 per cento, Gallio con -3,9 per cento e Asiago con un debole -1,5 per cento. Resiste Rotzo, piccola perla dei sette comuni, che invece registra un aumento dello 0,3 per cento.

“La montagna vive se la gente continua a viverci. Favorendo una nuova residenzialità, soprattutto di giovani famiglie, nel lungo termine si riducono anche molte criticità legate allo spopolamento come la chiusura di scuole, la riduzione di servizi, la contrazione del comparto commerciale e la diminuzione di opportunità occupazionali”, conclude Possamai.

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