Asiago, al via il concorso di idee per l’ampliamento della casa di riposo

Casa di riposo di Asiago

È stato bandito in questi giorni un concorso di idee per l’ampliamento della Casa di riposo di Asiago. L’iniziativa è stata lanciata dalla struttura in collaborazione con il Comune di Asiago e l’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e osservatori della provincia di Vicenza.

La pianificazione dell’intervento si è resa possibile grazie agli 800 mila euro ottenuti dalla Regione Veneto tramite il fondo di rotazione e al contributo di 1 milione e 200 mila euro da parte del Comune di Asiago, derivante dalla vendita dell’immobile di proprietà in località Meltar e vincolato ai soli fini sociali, per un investimento totale di circa 2 milioni di euro. Un ampliamento che completerà la ristrutturazione dell’ex caserma Riva, con la realizzazione di 12 nuovi appartamenti indipendenti, l’efficientamento energetico della struttura e la riqualificazione del piazzale con la creazione di una zona verde.

Siamo davvero soddisfatti di poter contribuire in maniera importante all’ampliamento della Casa di Riposo con la riqualificazione di questa caserma, spazi che sono proprietà del Comune di Asiago e per i quali abbiamo messo a disposizione oltre 1 milione 200 mila euro – spiega il sindaco Roberto Rigoni Stern – Siamo una realtà che guarda al sociale e sappiamo bene cosa significa questo centro di servizi: un polo socio-sanitario per il bene di tutta la comunità, l’operazione con l’Ordine degli Architetti poi rende l’idea di come si vuole inserire nel contesto montano l’opera. Ringrazio dunque la Casa di Riposo, l’Ordine, la Regione e tutti quanti si adopereranno per questo ampliamento“.

Attraverso il concorso di idee, verrà quindi scelto il progetto che meglio risponderà alle esigenze della comunità di Asiago e dell’altopiano e che si possa rivelare tanto funzionale quanto rispettoso dell’ambiente montano in cui è collocata la struttura.

Già rimaneggiato fin dall’inizio degli anni Duemila, il complesso dell’ex Caserma Riva è stato soggetto a diverse operazioni di riqualificazione che hanno consentito la realizzazione dell’odierna casa di riposo: gli interventi su parte dell’ala ovest, che ospita alcuni servizi del distretto locale, e sul primo e secondo piano dell’ala est, dove è collocato l’IPAB (istituto pubblico di assistenza e beneficenza), e infine la messa in sicurezza delle ex scuderie con la realizzazione del piazzale a uso parcheggio.

Il nuovo progetto andrà ad interessare il terzo piano dell’ala est, dove sorgeranno 12 nuove stanze per gli ospiti, in aggiunta alle 18 esistenti, con relativi servizi e si procederà con l’ampliamento del secondo piano per accogliere ulteriori spazi di relazione. In una parte delle ex scuderie verranno ricavati un magazzino e una sala conferenze. Con l’occasione si provvederà ad un adeguamento impiantistico, alla dotazione di un impianto di ossigeno ed aspirazione endocavitaria in tutte le stanze, alla realizzazione di un nuovo ascensore e ad un ridisegno dei flussi in entrata ed uscita dalla struttura per migliorarne l’accessibilità, prevedendo un nuovo ingresso da via Marchetti.

Si tratta di un intervento ambizioso e di grande importanza – sottolinea il Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza -, in linea con una delle principali sfide che i servizi socio-sanitari sono chiamati oggi ad affrontare: l’invecchiamento della popolazione ci pone di fronte all’esigenza di un numero crescente di posti letto in strutture residenziali per anziani, ma non solo. Con l’allungarsi della vita media, infatti, diventa sempre più importante la capacità di queste ultime strutture di offrire ai propri ospiti una qualità di vita superiore: ecco allora l’importanza di spazi per mantenersi attivi così come per la socialità, senza dimenticare naturalmente le funzionalità per l’assistenza più strettamente sanitaria, perché grazie anche ai progressi della telemedicina oggi si cerca di evitare trasferimenti inutili degli anziani in ospedale, preferendo per quanto possibile una valutazione clinica e un’assistenza direttamente all’interno della struttura: questo riduce i disagi per gli ospiti delle case di risposto e qualifica ulteriormente il ruolo degli operatori sanitari che vi lavorano. E proprio su questo come ULSS 7 Pedemontana abbiamo attivato da oltre un anno un progetto di telemedicina che è all’avanguardia in Veneto e non solo. I progetti che saranno presentati dovranno tenere conto di tutte queste esigenze: è un tema complesso ma stimolante, si tratta di evolvere il concetto di casa di riposo alla luce dei nuovi bisogni, ma anche delle nuove potenzialità tecnologiche e organizzative”.

In linea con la tendenza attuale, sono previsti anche interventi per l’efficientamento energetico, compresa l’installazione di pannelli fotovoltaici, e la riqualificazione delle aree esterne ripensando l’ex piazza d’armi come un prezioso polmone verde di pubblico utilizzo.

La durata complessiva dei lavori è stimata in 36 mesi, durante i quali dovranno essere comunque garantite tutte le funzioni della casa di riposo.

Il concorso di idee

A intervenire in questo senso sull’immobile sarà lo studio o il professionista vincitore di un concorso di idee bandito dall’IPAB stesso, tramite la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Vicenza. Si tratta di una procedura in due gradi: una prima selezione da parte della Commissione giudicatrice di cinque proposte progettuali, che potranno poi accedere a un secondo step di progettazione più approfondita, dalla quale emergerà l’effettivo vincitore. Gli elaborati saranno trasmessi in via telematica tramite concorsiawn.it, il portale dei concorsi messa gratuitamente a disposizione dal CNAPPC – Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori – entro il 22 maggio 2023 alle 12. Una scelta precisa, quella di attivare un concorso d’idee, che testimonia la volontà dell’Ente di coinvolgere tutti i progettisti della comunità e di lavorare al meglio per la realizzazione di una struttura di grande qualità che si ponga in armonia con lo splendido paesaggio circostante.

In seconda battuta poi, i quattro progetti selezionati accederanno alla fase successiva che vedrà una scelta del vincitore da parte della giuria entro il 21 luglio. Una tempistica breve che garantisce l’affidamento dell’incarico entro ferragosto di quest’anno.

Il Concorso di progettazione intende essere uno strumento di promozione della qualità architettonica nei nostri territori portando con sé il benessere delle persone e delle comunità. Questa è un’occasione per rilanciare stimoli educativi e culturali rivolti a promuovere la sensibilità e la qualificazione della committenza sia pubblica che privata – dichiara la Presidente di OAPPC – Vicenza, architetto Lisa Borinato – Stiamo promuovendo con forza il concorso di progettazione in provincia, mettendo a disposizione della pubblica amministrazione e dell’RSA la piattaforma informatica nazionale, che a titolo gratuito gestirà le fasi di bando on line. Speriamo di incentivare così la buona pratica del concorso di progettazione perché è attraverso una virtuosa competizione che nascono i migliori progetti. Ci sono alla base di tutto un protocollo d’intesa ed una collaborazione continua tra ordine e commissione Bandi e Concorsi coordinata dal consigliere architetto Matteo Busa”.

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