Milano – Sanremo: il forcing forsennato di Andrea Pasqualon sul Poggio

Non deve ingannare il piazzamento finale in 60esima posizione, la Milano Sanremo di Andrea Pasqualon è stata magistrale. Anche se a tagliare il traguardo per primo è solo un un uomo, il ciclismo resta sempre uno sport di squadra dove il valore della maggior parte degli atleti, ripetiamo la maggior parte, non si misura in base al semplice ordine d’arrivo ma al ruolo che gli è stato assegnato all’interno del suo team.

Proprio nel suo ruolo da gregario di lusso (termine che lo confessiamo non amiamo moltissimo) il ciclista di Enego della Bahrain Victorious in questa fase della sua carriera sta facendo vedere delle cose egregie. Stoico, generoso, lavoratore infaticabile, Pasqualon è diventato il compagno di squadra che vorrebbe avere ogni capitano. Un modo di stare in strada che ci riporta ad un ciclismo di altri tempi dove si correva un po’ più con il cuore.

Ha fatto veramente impressione vederlo tirare come un forsennato in testa al gruppo all’inizio del Poggio l’ultima decisiva salita della prima classica monumento della stagione. Dopo quasi 300 km di corsa e una Cipressa affrontata a ritmi altissimi, Andrea era ancora lì con tutti i migliori a fare quello che doveva fare, tenere alto il ritmo, fare selezione rendere ancora più duro il finale di corsa per preparare il terreno al capitano Matej Mohorič che la Sanremo l’aveva già vinta lo scorso anno.

Purtroppo per la Bahrain Victorious a tagliare per primo il traguardo di via Roma non è stato Mohorič ma il fuoriclasse olandese Mathieu Van Der Poel che proprio sul Poggio si è inventato l’azione decisiva staccando un immenso Filippo Ganna secondo all’arrivo e i due favoriti della vigilia Wout Van Aert e Tadej Pogacar.

Per la squadra di Andrea non è arrivato il successo ma nessuno ci toglierà dagli occhi quel treno rosso con una locomotiva altopianese che affrontava l’inizio del Poggio con un ritmo forsennato.

La classifica finale

  1. Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck) 6h25’23”
  2. Filippo Ganna (Ineos-Grenadiers) +15”
  3. Wout Van Aert (Jumbo-Visma) +15”
  4. Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) +15”
  5. Soren Kragh Andersen (Alpecin-Deceuninck) +26”
  6. Mads Pedersen (Trek-Segafredo) +26”
  7. Neilson Powless (EF Education-EasyPost) +26”
  8. Matej Mohoric (Bahrain-Victorious) +26”
  9. Anthony Turgis (TotalEnergies) +26”
  10. Jasper Stuyven (Trek Segafredo) +26”

Il ciclista Pasqualon rischia la vita durante l’allenamento sull’altopiano

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