Oltre ai grandi nomi della scena musicale italiana, il cartellone di Asiago darà spazio anche alle realtà locali. Il concerto di Piero Pelù di mercoledì 9 agosto sarà aperto infatti dalla Chernoband, popolare gruppo dei Sette Comuni con un ricco repertorio di hit degli anni ’90, e non solo, che spazia dal rock alla dance passando per lo ska e il glam.
La band, diventata un ospite fisso delle serate musicali promosse dalla Città di Asiago grazie alla loro capacità di riempire le piazze con la loro simpatia, è composta da Massimiliano Forte (batteria), Davide Frigo ‘Kanacia‘ (basso), Michele Segafredo (chitarra), Paolo Vellar (chitarra voce) e Stefano ‘Mazze‘ Marchetti (chitarra voce), tutti nati nel 1986, anno nel quale avvenne lo scoppio della centrale nucleare di Chernobyl da cui deriva il nome del gruppo, e con loro negli anni si sono alternati anche altri musicisti.
In principio il gruppo era nato per suonare ad una sola serata, da ormai 8 anni invece è diventata la band di punta delle feste altopianesi, e anche oltre, coinvolgendo con la loro musica sia grandi che piccini.
Per l’occasione abbiamo fatto una chiacchierata con Stefano, frontman del gruppo.
Cosa si prova ad essere stati scelti per aprire una tappa del tour di Piero Pelù?
Una grandissima emozione, siamo stati subito molto entusiasti di questa opportunità e sinceramente è stato anche difficile tenerlo dentro e non condividerlo con i nostri fan e amici prima del dovuto perché, ovviamente, avresti voglia di dirlo a tutti.
Finalmente adesso si può dire, finalmente adesso è realtà.
Ora ci stiamo dando dentro, ci stiamo preparando tanto, perché vogliamo riuscire a dare ancora un ottimo spettacolo ma rispettando il fatto che, questa volta, siamo la band di supporto di un grande artista. Saremo comunque la solita Chernoband, ma gasatissima.
Siamo veramente molto carichi e non vediamo l’ora di fare questa esperienza. Apriamo a una rockstar italiana storica presente nelle collezioni di dischi di tutti noi; è stato un artista che abbiamo ascoltato e ammirato, sia da solo che con i Litfiba.
Suonare davanti al pubblico di un grande rocker italiano è una bella botta, e noi ci saremo, belli carichi. Faremo una grande apertura per il grande live di Piero Pelù.
Come è nata questa opportunità?
Probabilmente è nata grazie al nostro lavoro, oltre alla grande stima che l’amministrazione comunale di Asiago ha per noi, perché per quanto noi in primis lo facciamo per divertirci e divertire, dietro c’è comunque un grosso impegno e tanta perseveranza.
Non è facile perché quasi tutta la band vive ad Asiago, a parte me, e provano tra di loro, mentre io mi esercito a distanza da Milano con le registrazioni delle prove. Poi i lunghi viaggi, i numerosi concerti in cui regaliamo, sempre, almeno 3 ore di musica senza mai fermarci: ecco il duro lavoro secondo me ha pagato.
Noi ce la mettiamo sempre tutta, perché ci piace ‘divertirci divertendo’, ma vogliamo farlo mantenendo comunque alta la qualità dello spettacolo e della musica, e quasi certamente è questo il motivo per cui siamo stati scelti per aprire il concerto di Pelù: riempiamo le piazze, con stile.
Avete in progetto qualche sorpresa per la serata sul palco centrale di Asiago?
Posso anticiparvi la presenza sul palco insieme a noi dell’ormai fidato ‘membro aggiunto fuori quota’ della Chernoband, il maestro Michele Martinuzzi, che ha portato tanta qualità e un sound stupendo grazie alla sua enorme esperienza. Poi, sorprese sì ma boh, chi lo sa, tutto assolutamente top secret.
Magari ne capita una anche a noi, di sorpresa. Sarebbe proprio divertente sederci attorno ad un tavolo con il grande Piero e bere qualcosa insieme, ascoltando un po’ di aneddoti e racconti della sua lunga carriera da rocker.
Il live del concerto nel 2019
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