Munari sull’OGD Montagna Veneta: “Rifiutata la presenza di Gallio”

È ancora al centro di scontri politici tra Asiago e Gallio l‘Ogd Montagna Veneta.
Per partecipare alla riunione sullo stato dei fatti dello scorso lunedì 22 maggio infatti era necessario inviare una mail di conferma, indicando il numero di partecipanti per ogni azienda o ente comunale interessato. All’esterno della sala delle maschere dell’Unione Montana, alcune persone adibite al ricevimento degli ospiti riservavano ai prenotati la precedenza sull’accesso, salvo infine accettare al momento dell’inizio della riunione tutti i presenti rimasti in attesa.

Una premessa dovuta per spiegare l’assenza, notata da molti, di almeno un rappresentante dell’amministrazione comunale di Gallio, che come è risaputo non ha ancora aderito all’Ogd Montagna Veneta insieme a Rotzo, scegliendo di restare sotto il cappello dell’Ogd Terre Vicentine.

Nel corso del nostro speciale sulle elezioni di Enego, era nato un battibecco tra l’assessore al turismo di Asiago, Nicola Lobbia, principale promotore dell’Ogd, e il sindaco di Gallio, Emanuele Munari, proprio sullo strumento di promozione del territorio nato di recente. Lobbia aveva attaccato Munari, accusandolo di non partecipare più alle riunioni istituzionali da quando si è dimesso, nel luglio del 2020, dalla carica di presidente dell’Unione Montana. Munari aveva risposto annunciando in diretta che una rappresentanza del Comune di Gallio sarebbe stata presente all’incontro dell’Ogd Montagna Veneta previsto per il 22 maggio.

Ma Gallio non c’era e il motivo di ciò viene individuato dall’amministrazione in uno scambio di mail avvenuto tra il Comune e la segreteria dell’Ogd nei giorni precedenti la riunione. Nel dettaglio, Gallio inviava una mail confermando la presenza di due delegati, mentre la segreteria dell’Ogd negava loro il permesso di partecipare in quanto precisava che “l’incontro di lunedì 22 maggio è dedicato agli operatori economici dell’altopiano e alle rappresentanze e amministrazioni comunali che hanno aderito all’OGD Montagna Veneta”.

Ogd Montagna Veneta

“Gallio non ha mai detto no all’Ogd Montagna Veneta, anzi avevo dichiarato che all’ultima riunione in programma ci sarei stato. Quando abbiamo inviato la mail di conferma prenotando due posti per dei rappresentanti del Comune di Gallio però, dalla segreteria dell’Ogd è giunta una risposta con la quale ci veniva impedito di partecipare, in quanto il nostro comune non fa parte degli enti aderenti – spiega Emanuele Munari, sindaco di GallioCon la stessa mail ci veniva offerto di organizzare un incontro privato per illustrarci le modalità di adesione all’Ogd. Di fatto, essendo la mail firmata solamente come Segreteria dell’Ogd Montagna Veneta, noi non sappiamo chi ci abbia risposto né con chi avverrebbe eventualmente questo incontro privato. Infatti a noi non è mai arrivata una proposta di adesione su carta che descrivesse onori e oneri: a cosa aderiamo allora? A un progetto fantasma? Certo stona tantissimo il fatto che questo organismo, che sta ancora facendo la sua strada, sia apparentemente governato dall’ultimo assessore al turismo di Asiago. Cosa che peraltro non mi sembra corretta, a tutela di tutti gli altri comuni.”

Munari negli anni scorsi si era adoperato per far diventare realtà il marchio d’area, riuscendo a mettere d’accordo tutti i comuni dell’altopiano, tranne Asiago: “Ricordo all’ultimo arrivato, Nicola Lobbia, che l’Ogd Asiago 7 Comuni è qualcosa che esiste dal 2017, quando tutte le categorie economiche, le associazioni di categoria e i comuni avevano aderito al protocollo d’intesa senza spendere nemmeno un euro. Oggi invece non è chiara la governance, operatori e Comuni non sanno a quanto ammonta l’investimento necessario per aderire, non si sa quanto costino l’intero impianto e il guru Ejarque né se i finanziamenti della Regione Veneto siano a fondo perduto o da cofinanziare. Personalmente sono preoccupato perché, avendo vissuto le ceneri del Consorzio, non vorrei che questo fosse un altro carrozzone, di cui non abbiamo bisogno”.

E sulle azioni messe in campo dal destination manager Josep Ejarque, Munari affonda: “La brochure contenente gli eventi di tutti i comuni dell’altopiano? Non è certo una novità: con un minimo contributo da parte di ogni comune veniva realizzata già ai tempi del Consorzio. Lo stesso vale per il portale, che va a sovrapporsi a quelli comprensoriali e comunali già esistenti. Con tutte queste azioni scoordinate stiamo facendo solo confusione e ‘dismarketing’“.

“Ribadisco che Gallio non ha mai detto no all’Ogd, – prosegue Munarima siamo critici, come Lobbia lo è stato in passato col marchio d’area. O forse l’Ogd Asiago 7 Comuni non andava bene perché a proporla era il sottoscritto? Io ho il dovere di tutelare i miei operatori economici, cosa che abbiamo fatto concretamente riservando loro degli aiuti, e voglio tranquillizzarli ricordando loro che in ogni caso sono coperti grazie alla nostra appartenenza all’Ogd Terre Vicentine. Lascio poi spazio a Ejarque per chiarire lo scivolone, a mio parere inopportuno, su Gallio: vorrei che mi spiegasse cosa intendeva quando ha detto che Gallio è un buco nero, un paese che non esiste. Voglio ricordargli che fino ad oggi Gallio se l’è cavata molto bene dal punto di vista delle presenze turistiche e della vivacità. Gallio è vivo e c’è con o senza Ogd.”

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