Stoccareddo, esplosione in cantiere. Grave il proprietario dell’edificio

Aggiornamento delle 20.00

Purtroppo in serata è arrivata la triste notizia dell’avvenuto decesso: Riccardo è volato in cielo in questo tramonto di inizio giugno, a soli sei giorni dal suo trentesimo compleanno

Aggiornamento delle 16.30

Gli artificieri hanno individuato la causa dell’esplosione che ha coinvolto questa mattina il trentenne di Stoccareddo. Si tratta di due bombe Torpedine Bettica, spesso utilizzate nel dopoguerra come rinforzo all’interno dei muri degli edifici, si suppone anche come arma preventiva qualora i nemici avessero invaso la casa, nel qual caso si preferiva farla saltare. Lo stesso tipo di ordigno a causa del quale avevano perso la vita i sette ragazzi in contrada Mörar ad Asiago, dove è stato posizionato un ceppo commemorativo.

E proprio due di queste bombe erano inserite all’interno dei due muri contigui della proprietà, dove il giovane stava lavorando. Da una prima ricostruzione sembra che il ragazzo sia intervenuto con il flessibile per eliminare queste due sporgenze, senza immaginare che si trattasse di ordigni bellici.

Dopo averlo stabilizzato nel campo sportivo di Stoccareddo, i soccorsi l’hanno elitrasportato all’ospedale San Bortolo di Vicenza in gravi condizioni.

Si attendono ora dall’ospedale notizie sulla situazione di salute del giovane. Il sindaco di Gallio, Emanuele Munari, è sul posto da questa mattina, insieme ai tecnici dello Spisal, che indagano.

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Alle 9:45 di questa mattina, i vigili del fuoco sono intervenuti in località Stoccareddo in Via Col Fuste a Gallio per un’esplosione avvenuta durante i lavori per la posa del cappotto di un’abitazione: gravemente ferito il proprietario.

L’uomo era intento ad aiutare gli operai per la posa del cappotto, e secondo quanto ricostruito ha tagliato con una moletta un tubo, che fuoriusciva dal muro quando è avvenuta l’esplosione che ha causato il crollo di parte del muro, investendolo in pieno. Il ferito è stato assistito dal personale sanitario del Suem e dai Vigili del Fuoco, stabilizzato e trasferito in gravi condizioni in elisoccorso in ospedale.

I Vigili del Fuoco che in un primo momento erano stati chiamati per l’esplosione dovuta a una probabile fuga di gas, hanno iniziato i primi sopralluoghi. Dopo le prove di tenuta da parte dell’ente gestore del gas e ulteriori verifiche è stato individuato un altro tubo similare, che dopo alcuni controlli effettuati insieme ai carabinieri e lo Spisal, si ipotizza che si tratti non di un tubo, ma di un siluro Bangalore, un potente ordigno della prima guerra mondiale. Probabilmente questi tubi sono stati inseriti nei muri come rinforzo senza saper che si trattava di ordigni bellici.

Previsto nel pomeriggio un sopralluogo degli artificieri.



Si conclude in tragedia l’incidente di Stoccareddo: Riccardo Baù non ce l’ha fatta

 

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