Tornano i vandali della neve: al Verena, piste da sci massacrate

Ski Area Monte Verena - danni da pneumatici

Se per alcuni la neve è sinonimo di divertimento, per molti altri lo è di lavoro. Un concetto ancora non chiaro, evidentemente, ai vandali che ogni anno trovano normale deturpare il fondo delle piste da sci con mezzi motorizzati, approfittandone fin dalle prime nevicate.

È quanto accaduto nel weekend alla Ski Area Monte Verena, dove qualche personaggio finora ignoto durante la notte ha certamente lasciato traccia del suo passaggio: al mattino i gestori del comprensorio hanno infatti trovato numerosi segni di pneumatici sulle piste. Un danno che a chi non conosce la montagna può sembrare irrisorio, come si evince dai molti commenti stupiti sui social, ma che rappresenta invece un problema in vista della stagione sciistica e per il quale è giusto che vengano puniti i colpevoli, non appena verranno identificati grazie alle telecamere di sorveglianza.

La prima neve, come spiegano i tecnici del settore, è fondamentale per costituire la base per le successive nevicate o per l’innevamento programmato. La rottura della crosta nevosa che si viene a formare con le basse temperature favorisce lo scioglimento della neve, mentre il transito di mezzi pesanti provoca un ammorbidimento del terreno che, abbinato alla formazione di solchi, impedisce alla neve di resistere per permettere le successive lavorazioni.

“Per quanto amore e fatica ci metti, c’è sempre chi non ha rispetto del lavoro degli altri. Stanotte si sono divertiti, nonostante il divieto, a devastare le nostre piste per passatempo. È troppo, al giorno d’oggi, chiedere un po’ di buonsenso? Ribadiamo che questa è proprietà privata”, commentano i gestori della Ski Area Verena.

L’anno scorso la stessa sorte era toccata alle piste di Campomulo, sul monte Longara e al Centro Fondo Asiago, dove la notte del 31 dicembre dei quad avevano devastato il percorso del Barenthal.

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