Calà del Sasso, vandali distruggono le opere dello scultore William Rossi

William Rossi - vandali sculture Calà del Sasso

Una brutta sorpresa per lo scultore del legno William Rossi, che la Vigilia di Natale ha scoperto i danni apportati alle sue sculture di animali posizionate lungo la Calà del Sasso, lo storico percorso fatto di 4.444 scalini che dalla frazione Sasso di Asiago porta in pianura.

C’è chi ha fatto della propria arte una professione estremamente remunerativa e c’è chi invece, come questo straordinario artista del carving, da tempo si occupa a titolo volontario di abbellire e arredare la Calà con le sue creature lignee scolpite con la motosega. Una tradizione che ha il sapore dell’altruismo, dando la possibilità agli escursionisti di percorrere il sentiero fermandosi a scattare qualche foto simpatica e scoprendo ogni anno il nuovo soggetto installato. Sì, perché William Rossi da qualche anno a questa parte, in occasione del Capodanno, si reca sulla Calà per posizionare una nuova scultura.

Ma quest’anno qualcosa è andato storto. Quando William è arrivato sul posto ha trovato uno scenario desolante: le sue opere divelte, distrutte e gettate nel bosco. Un gesto ignorante e stupido che solo persone senza educazione possono aver commesso, probabilmente annoiate da una vita vuota, priva di interessi.

È la tristezza della società odierna, dove i giovani vengono cresciuti da famiglie distratte, senza valori. Si ipotizza la bravata di qualche ragazzino, perché ci rifiutiamo di credere che persone adulte possano abbassarsi a tanta idiozia, così come ci sentiamo di escludere che possa essere stata una vendetta nei confronti dello scultore.

Purtroppo sarà impossibile risalire agli autori di questa violenza gratuita, ma ciò che ci auguriamo è che William Rossi, scultore dalla gentilezza di animo d’altri tempi, possa continuare a mantenere la bella tradizione alla quale ha dato vita. Nonostante la distruzione del lavoro degli scorsi anni, infatti, dal 2024 anche una volpe e un colibrì abbelliranno il tragitto della Calà del Sasso, in barba alla cattiveria dei vandali.

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