Incidente sulla seggiovia delle Melette, fuori pericolo il bambino precipitato

Terribile incidente oggi poco dopo l’ora di pranzo sulla seggiovia delle Melette che collega il comprensorio al Monte Longara, omologata lo scorso anno, dove un bambino di 8 anni è precipitato dal sedile sul quale viaggiava.

Come raccontano i gestori dell’impianto, il bimbo stava partecipando un corso di sci ed era stato fatto accomodare sulla seggiovia, insieme a un altro bambino, affidato all’assistenza di un adulto, come spesso capita proprio per non lasciare i giovani allievi sprovvisti di tutela. Pochi secondi dopo la partenza, sono state udite delle grida e i tecnici di pedana, guardando la linea, si sono subito accorti di un bambino che viaggiava appeso al sedile, trattenuto solo dalla mano dell’adulto che lo accompagnava. La seggiovia è stata immediatamente bloccata e impostata la retromarcia per riportare il piccolo alla pedana di partenza.

Quando il sedile si è trovato sulla strada, però, l’adulto che teneva il bambino ha perso la presa, non è chiaro se per colpa di un guanto scivolato o se per lo sforzo e il piccolo è precipitato. Fortuna ha voluto che un passante si fosse accorto della scena e abbia bloccato il traffico, impedendo alle auto di transitare.

Da un primo esame eseguito sul posto, il bambino era vigile e muoveva sia le braccia che le gambe. Si sospetta la frattura del bacino e pertanto è stato naturalmente trasportato a bordo dell’elicottero di Treviso Emergenza all’ospedale di Padova. Il padre, venuto a conoscenza dell’accaduto tramite l’annuncio degli altoparlanti, è giunto sul posto dopo una decina di minuti.

“Nel momento in cui gli agenti di pedana abbassano la sbarra di sicurezza – spiega Mario Timpano, membro del consiglio di amministrazione della società Le Melette – come esercenti funiviari abbiamo esaurito il nostro compito in termini amministrativi e giuridici. È chiaro che non sarebbe possibile vigilare su ciò che accade lungo un chilometro di linea.”

Altro tema di cui si sta discutendo in queste ore è l’assenza di reti protettive lungo la linea della seggiovia. Una mancanza che Timpano spiega così: “L’impianto è stato collaudato dal Ministero dei Trasporti così com’è, senza reti protettive. Noi, in quanto gestori, non possiamo manomettere la situazione aggiungendo qualcosa che non c’era nel progetto originale. È compito casomai del Sindaco di Gallio provvedere a mettere in sicurezza chi transita sulla strada di competenza comunale, installando le reti di protezione”.

Alle voci che parlano di uno stop forzato dell’impianto, i gestori rispondono negando e spiegando che “la seggiovia è sicura e continua ad andare. Non c’è alcuna previsione di sequestro all’orizzonte”.


Gallio, bambino scivola dalla seggiovia. Soccorsi in corso

 

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