Il nuovo impianto di innevamento artificiale delle Melette di Gallio si avvicina sempre più alla sua concretizzazione. Il termine perentorio posto dal Ministero del Turismo entro il quale la società aveva l’onere di dimostrare la piena titolarità dei terreni sui quali si snoderà l’impianto è stato rispettato con anticipo e anche la Provincia di Vicenza ha dato il proprio benestare.
Il tutto nasce da uno spunto fornito dall’ex sindaco Emanuele Munari, che aveva acceso una scintilla ponendo la possibilità di utilizzare la sorgente dismessa nella valle del Pakstall. Da lì, le verifiche del caso e la disposizione di una servitù di passaggio sui terreni comunali, per una lunghezza di 3161 metri su un’area di 1580,50 mq per la posa della conduttura dell’acquedotto, avevano reso formalmente fattibile il progetto presentato dalla società al Comune di Gallio lo scorso settembre.
Un progetto che ha ottenuto un ottimo piazzamento nella graduatoria, assieme a decine di altre proposte, e che pertanto è stato approvato il 14 dicembre del 2023. A contribuire al successo del progetto, la sua ecletticità, in quanto, come precisato sin da subito, consentirà anche di fornire l’approvvigionamento idrico alle malghe comunali e agli immobili di proprietà del Comune nella valle di Campomulo.
La Società Melette è quindi risultata beneficiaria di un contributo del Ministero pari a 2 milioni e 900 mila euro, ai sensi della legge 197/2022 che riguarda la realizzazione degli interventi finalizzati tra gli altri a ristrutturazione, ammodernamento e manutenzione degli impianti di risalita a fune e di innevamento artificiale.
La convenzione stipulata negli ultimi giorni di luglio tra la società di gestione e il Comune di Gallio è stata il tassello finale per giungere alla piena approvazione del progetto, che necessitava da ultimo dell’autorizzazione da parte della provincia di Vicenza. “È positivo che dopo una lunga attesa si sia sbloccato questo impasse. Sono fiducioso che, quando sarà operativo, il nuovo impianto di innevamento possa portare a un incremento del flusso turistico e a un ulteriore miglioramento dell’offerta turistica dell’Altopiano dei Sette Comuni”, commenta Andrea Nardin, Presidente della Provincia.
Ora potrà quindi essere dato il via ai lavori di costruzione del nuovo acquedotto, che inizieranno a settembre e richiederanno un paio di anni per il completamento dell’opera innovativa, di fondamentale importanza per l’impianto di risalita che andrà a servire. “La legge regionale 21 sugli impianti di risalita e innevamento impone che i progetti debbano essere autorizzati con una determina rilasciata dalla provincia di competenza, che è arrivata nei giorni scorsi. Da oggi si potrebbero iniziare i lavori – spiega Mario Timpano, della società Melette 2000 s.r.l. – ma di fatto si comincerà a settembre. Ora l’iter prevede alcune decisioni operative sul punto di partenza del cantiere, che riguarda una decina di chilometri snodata sul territorio comunale, importanti per non pregiudicare l’utilizzo dell’acqua nella prossima stagione invernale.”
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