Come funziona la legge elettorale in italia: Camera, Senato e Amministrative spiegate in modo semplice

Camera e senato: il sistema “rosatellum”

L’attuale legge elettorale si chiama Rosatellum bis, entrata in vigore nel 2017. È un sistema misto, che combina due modalità di voto:

  1. Collegi uninominali (37% dei seggi): Si vota un singolo candidato. Vince chi prende anche un solo voto in più degli altri (sistema maggioritario).
    • Esempio: Se nel tuo collegio ci sono tre candidati e uno ottiene il 40%, un altro il 35% e il terzo il 25%, sarà eletto il primo.
  2. Collegi plurinominali (61% dei seggi): Si votano liste di partiti. I seggi vengono distribuiti in proporzione ai voti ricevuti dai partiti (sistema proporzionale).
    • Le liste sono “bloccate”, cioè i candidati vengono eletti nell’ordine in cui sono scritti, senza preferenze.
  3. Estero (2% dei seggi): I cittadini italiani all’estero votano in circoscrizioni specifiche.

Come si vota?

  • L’elettorale riceve due schede: una per la Camera e una per il Senato.
  • Si può scegliere un candidato uninominale (collegato a uno o più partiti) e automaticamente il voto va anche al partito o alla coalizione che lo sostiene.
  • Non è ammesso il voto disgiunto: non si può votare un candidato di un partito e una lista di un altro.

Sbarramento

Per avere seggi nella quota proporzionale, un partito deve ottenere almeno il 3% dei voti su base nazionale; una coalizione, invece, deve arrivare almeno al 10%.


Elezioni amministrative: il sistema per comuni e regioni

Le elezioni amministrative seguono regole diverse, basate sulla dimensione del territorio e sull’organo da eleggere.

Comuni fino a 15.000 abitanti

  • Sindaco: Vince il candidato che ottiene più voti al primo turno (sistema maggioritario). Non ci sono ballottaggi.
  • Consiglio comunale: La lista che sostiene il sindaco eletto ottiene i 2/3 dei seggi; il restante 1/3 è distribuito proporzionalmente alle altre liste.

Comuni con più di 15.000 abitanti

  • Sindaco: Serve il 50%+1 dei voti per vincere al primo turno. Se nessuno lo raggiunge, si va al ballottaggio tra i due candidati più votati.
  • Consiglio comunale: La lista o la coalizione che sostiene il sindaco vincente ottiene il 60% dei seggi, mentre il resto è distribuito proporzionalmente.

Regioni

  • Presidente di Regione: Vince chi ottiene più voti al primo turno (non ci sono ballottaggi).
  • Consiglio regionale: I seggi sono assegnati con un sistema proporzionale, ma alla coalizione del presidente vincente spetta un premio di maggioranza (generalmente il 60% dei seggi).

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