L’arrivo delle bollette del servizio rifiuti ha portato con sé una serie di polemiche a vari livelli, rispetto alle quali il Bacino Brenta per i rifiuti e la multiutility ETRA hanno voluto, nel corso di una conferenza stampa, mettere qualche punto fermo per fare chiarezza in favore dei cittadini e delle aziende. È necessario sapere innanzitutto che l’adeguatezza tariffaria è frutto di un percorso ampiamente concertato a livello territoriale, con una responsabilità condivisa a più livelli, che tiene conto dei vincoli normativi stringenti. «In tale prospettiva – ha chiarito la presidente del Consiglio di Bacino Brenta per i rifiuti Antonella Argenti – la determinazione delle tariffe non è un atto discrezionale, e non può essere modificato per mera opportunità politica».
In materia di rifiuti urbani, la Regione Veneto svolge, peraltro, un fondamentale ruolo in ordine alla pianificazione, regolazione e approvazione di impianti, mentre non rientra nelle sue competenze quella tariffaria.
Le entrate tariffarie sono infatti determinate dall’Autorità di Ambito Territoriale (in Veneto, i Consigli di Bacino) a partire dal piano economico-finanziario. Tale validazione avviene sulla base e nel rispetto della metodologia di calcolo decisa da ARERA (Autorità Nazionale terza) che anche approva in via definitiva il piano.
Alla luce di queste indicazioni le tariffe applicate per il 2024 (e per l’anno in corso) sono già state oggetto di validazione da parte del Consiglio di Bacino Brenta per i Rifiuti (organo composto esclusivamente dai Sindaci dei comuni ricadenti nel Bacino).
«Per quanto concerne le ‘utenze non domestiche’ – evidenzia il presidente Frasson – si ricorda che l’introduzione della Tariffa Unica applicata dal 01 gennaio 2024 non ha comportato nessun aumento tout court, bensì una riattribuzione dei costi omogenea su tutto il territorio orientata al principio PAYT (Pay As You Throw) cioè “paga per quello che butti”. La fatturazione per il 2025 non è ancora iniziata e, in ogni caso, prevede alcune migliorie a vantaggio delle PMI e una maggiore efficacia del principio di commisurazione tra tariffa applicata e servizio reso».
Con riferimento alle ‘utenze domestiche’ l’adeguamento tariffario afferisce agli esercizi 2024 e 2025. «L’adeguamento 2024 non è stato però fatturato agli utenti nel 2024, ma solo con la fatturazione 2025. Questa, spedita di recente, si presenta dunque sotto forma di conguaglio 2024 (una tantum) e acconto 2025».
Per ridurre l’impatto finanziario sugli utenti, conseguente al conguaglio, ETRA SpA Società benefit, d’intesa con il Consiglio di Bacino Brenta per i rifiuti, ha comunicato la possibilità di un pagamento dilazionato di quanto addebitato nelle bollette 2025, ampliando da 90 a 120 giorni la scadenza della seconda rata. È stata anche introdotta la possibilità di effettuare il pagamento in tre rate, anziché in due. Per fare richiesta è sufficiente contattare ETRA alla mail info@etraspa.it o chiamare il numero verde 800 247 842 per ricevere tutte le indicazioni.
Viene, peraltro, ricordato che negli ultimi anni, il servizio erogato da ETRA, per ottemperare alle prescrizioni impartite da ARERA, è stato standardizzato e reso omogeneo su tutti i territori comunali rientranti nel perimetro dell’ATO Brenta, attuando modalità e frequenze di servizio sostenibili non solo dal punto di vista economico/finanziario, ma anche da quello della qualità del servizio reso al cittadino utente.
Dal 2020, il SAI (Servizio Ambientale Integrato) è considerato un servizio regolato e sottoposto al controllo e approvazione di ARERA che, nel definire i metodi di calcolo dei corrispettivi efficienti e degli eventuali adeguamenti, mira a garantire all’utente finale la massima qualità del servizio sostenibile. In tale logica di efficienza e sostenibilità, dal 2019, con la costituzione effettiva del Consiglio di Bacino Brenta per i rifiuti e la nomina del Comitato, è iniziato un processo di razionalizzazione dei servizi.
La stessa ARERA pone un limite massimo all’incremento tariffario consentito, proprio al fine evitare che gli aumenti celino speculazioni di carattere industriale; le variazioni in aumento sono, dunque, consentite, giustificate e verificate, entro i limiti del mantenimento dell’equilibrio economico finanziario; equilibrio che deve obbligatoriamente essere mantenuto e garantito: si tratta infatti di un dovere istituzionale, non di una scelta discrezionale. L’Azienda deve essere in grado con il proprio patrimonio di rimborsare i finanziamenti sottoscritti per realizzare gli investimenti.
«Con le tariffe, peraltro – aggiunge Argenti – i cittadini contribuiscono in modo significativo agli investimenti che realizziamo a favore di tutto il territorio. Nel 2023 la Società ha realizzato investimenti per abitante pari a €113. Nel 2024 sono stati €122 che diventeranno €151 nel 2025. Questi consentiranno di risolvere problemi di conferimento o di accessibilità (pensiamo alla realizzazione di centri di raccolta in circolarità, alle piazzole aperte h24 disseminate sul territorio, all’implementazione dell’efficienza degli impianti, al rinnovo del parco mezzi della raccolta alimentati a biometano prodotto dall’Azienda stessa). Il fatto che gli utenti contribuiscono alla realizzazione degli investimenti attraverso la tariffa costituisce un elemento decisivo per capire che tutti siamo corresponsabili del miglioramento del nostro ambiente. La nostra responsabilità come amministratori è di garantire l’efficacia e l’efficienza del servizio».
«Appare doveroso, infine, sottolineare – conclude Frasson – come lo sforzo di contenimento delle tariffe coniugato alla realizzazione di investimenti che rendano il servizio di gestione dei rifiuti sempre più adeguato alle esigenze degli utenti, è lavoro quotidiano del Bacino, di ETRA e di tutti i Sindaci che si assumono la responsabilità di scelte strategiche a volte difficili, ma lungimiranti. Sia la presidenza del Consiglio di Bacino Brenta per i rifiuti che quella della multiutility ETRA hanno ben presente l’importanza della questione tariffaria e sono impegnati a un contenimento massimo degli aumenti, in una logica però che non pregiudichi la qualità dei servizi erogati e la possibilità di investimenti ritenuti decisivi anche per un contenimento futuro dei costi di gestione».
c.s
Conferenza Stampa 4 aprile 2025
.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Siamo presenti anche su TELEGRAM, iscriviti al nostro gruppo per rimanere aggiornato e ricevere contenuti in esclusiva: https://t.me/settecomunionline