Violenza di genere, gli studenti dell’IIS di Asiago in assemblea con Gino Cecchettin e lo spettacolo “Una donna sola”

La settimana scorsa al Millepini di Asiago si è tenuta l'Assemblea degli Studenti sul tema della violenza sulle donne: lo spettacolo teatrale "Una donna sola" e la testimonianza di Gino Cecchettin per scuotere ancora una volta le coscienze dei giovani studenti

Ancora una volta la scuola si fa portavoce di un impegno civile profondo: al centro dell’attenzione torna il tema della violenza di genere, una piaga sociale che continua purtroppo a occupare quotidianamente le cronache. Dopo le numerose iniziative promosse durante l’anno da alcuni docenti, questa volta sono gli studenti stessi a prendere l’iniziativa, scegliendo di dedicare un’intera mattinata a un argomento che tocca da vicino la loro generazione.

A dare forma a questo momento di riflessione sono stati i rappresentanti degli studentiAlberto Toniolo, Martina Ferretto, Maria Azzolin ed Eva Finozzi — che hanno organizzato l’Assemblea degli Studenti del 16 aprile presso il Teatro Millepini di Asiago, scegliendo di affrontare il tema della violenza sulle donne con una proposta intensa e coinvolgente: uno spettacolo teatrale seguito da una testimonianza diretta, quella di Gino Cecchettin, padre di Giulia Cecchettin, la giovane tragicamente uccisa nel novembre scorso.

Lo spettacolo scelto per l’occasione è stato “Una donna sola”, opera scritta da Dario Fo e Franca Rame, portata in scena dalla compagnia Zelda con l’interpretazione di Marica Rampazzo e la regia di Filippo Tognazzo. Un monologo potente, sospeso tra farsa e tragedia, che ha dato voce a una donna segregata tra le mura domestiche, costretta a difendersi da continue intrusioni e violenze mascherate da quotidianità. L’opera è andata in replica due volte durante la mattinata: una per le classi del biennio, l’altra per quelle del triennio, permettendo a tutti gli studenti di assistere.

Al termine dello spettacolo, Gino Cecchettin ha dialogato con il regista Filippo Tognazzo e ha risposto alle domande degli studenti, offrendo riflessioni toccanti e dirette. La sua presenza ha rappresentato un momento di grande valore umano e civico, capace di lasciare un segno profondo nelle giovani coscienze. L’incontro è stato realizzato in collaborazione con la Fondazione Giulia Cecchettin, nata per volontà dello stesso Gino Cecchettin in memoria della figlia, e con il sostegno della cooperativa sociale Adelante ONLUS e dell’Associazione Occhi Aperti per costruire giustizia.

Zelda Teatro descrive così il cuore di “Una donna sola”: «Farsa e tragedia, ironia e sarcasmo, amore e molestie: chiusa a chiave nel suo appartamento, Maria parla della sua condizione a un’immaginaria dirimpettaia, cercando di resistere alle richieste sessuali del cognato, alle avances di un maniaco telefonico, alle occhiate di un voyeur, all’insistenza di un giovane amante e infine alla violenza psicologica del marito prevaricatore. Un vortice di emozioni, un banco di prova per attrici virtuose, cucito addosso a Franca Rame e riproposto nell’interpretazione di Marica Rampazzo».

Con questa mattinata di teatro e testimonianza, la scuola si conferma luogo di formazione non solo intellettuale, ma anche etica, dove si coltiva la coscienza critica e si educa al rispetto e alla responsabilità. Un segnale forte, lanciato dai ragazzi stessi, per dire insieme basta alla violenza di genere.

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