Tagliaro: “Gallio penalizzato dal Fondo di Solidarietà Comunale”

"Serve più autonomia per i Comuni virtuosi di montagna"

Durante il Consiglio Comunale di Gallio di giovedì sera il consigliere Giorgio Tagliaro ha portato all’attenzione dell’aula una riflessione dai forti connotati politici e amministrativi: il tema del contributo obbligatorio al Fondo di Solidarietà Comunale, lo strumento statale di redistribuzione delle risorse tra gli enti locali. Un fondo pensato per garantire equità, ma che – secondo Tagliaro – finisce per penalizzare i comuni virtuosi come Gallio.

Nel 2024, il Comune ha versato 1.567.414,95 euro al Fondo, una cifra che supera di circa 35 mila euro l’intera spesa annuale sostenuta per l’erogazione di servizi e l’acquisto di beni destinati alla propria comunità, pari a 1.537.520,87 euro. Una forbice che si allarga osservando i trasferimenti statali in entrata, fermi a 180.811,91 euro: il saldo complessivo è negativo per 1.386.603,04 euro.

Tagliaro, dati alla mano, ha evidenziato come dal 2013 a oggi Gallio abbia versato allo Stato oltre 19 milioni di euro. Risorse che, se reinvestite in loco, avrebbero potuto alimentare numerosi progetti a favore della comunità. “Sapete quante opere pubbliche avremmo potuto fare?”, ha detto con tono deciso.

L’intervento ha voluto chiarire che non è in discussione il principio della solidarietà tra Comuni, ma il criterio di redistribuzione nazionale, che – ha sottolineato il consigliere – “non premia chi amministra bene” e finisce per sostenere anche realtà che non mettono in campo adeguate politiche fiscali e gestionali.

Tagliaro propone di spostare la gestione del Fondo a livello regionale, secondo il principio di sussidiarietà previsto dalla Costituzione, e di ridurre sensibilmente il prelievo fiscale per i Comuni montani, che affrontano costi strutturali molto più alti rispetto a quelli di pianura: spalatura neve (165 mila euro/anno), asfaltature e viabilità danneggiate dal gelo (388.580,43 euro), spese nel sociale (560 mila euro), solo per citarne alcuni.

“Gallio è considerato un Comune virtuoso. La quota viene prelevata direttamente dalle entrate tributarie, in particolare dall’IMU versata dai proprietari di seconde case, spesso contribuenti attenti e in regola, anche grazie all’ottimo lavoro dell’ufficio tributi”, ha spiegato.

Infine, Tagliaro ha annunciato la volontà di chiedere al Sindaco di farsi portavoce in sede ministeriale, con il suo pieno sostegno, affinché la voce delle realtà montane sia ascoltata. “È una questione di rispetto – ha concluso – verso i nostri contribuenti e cittadini. Servono scelte coraggiose, non solo per contrastare lo spopolamento, ma per garantire servizi essenziali, sostenere i piccoli commercianti di contrada, tutelare il territorio e dare un futuro alle giovani famiglie che vogliono restare.”

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