Contro i lupi l’Europa accelera sul declassamento: la proposta verso il voto dell’8 maggio

Lupi ad Asiago - foto Ivan Mosele
Foto dei lupi: Ivan Mosele

Il Parlamento Europeo ha deciso di accelerare il voto sulla proposta di riduzione del livello di protezione del lupo nell’Unione Europea, spostando lo status della specie da “strettamente protetto” a “protetto” ai sensi della Direttiva Habitat.
L’appuntamento è fissato per domani, giovedì 8 maggio, quando gli eurodeputati si esprimeranno su una modifica che potrebbe cambiare radicalmente la gestione del grande predatore nei territori europei.

Secondo la Commissione Europea, che ha proposto l’emendamento, l’attuale crescita numerica dei lupi — oltre 20.000 esemplari in Europa — e i conflitti sempre più frequenti con l’allevamento e le comunità rurali richiedono un nuovo equilibrio tra tutela della biodiversità e sicurezza degli allevatori.

Tra i sostenitori del cambiamento c’è Herbert Dorfmann, eurodeputato del Partito Popolare Europeo, tra i principali promotori della modifica. “Oggi abbiamo numeri e strumenti che vent’anni fa non esistevano. La convivenza è possibile, ma va regolata. Il lupo non è più una specie a rischio, e la sua presenza incontrollata rischia di compromettere l’economia e la vita quotidiana in molte aree montane”.

Anche il Consiglio dell’UE, già a metà aprile, ha espresso parere favorevole al cambiamento, allineandosi alla recente posizione della Convenzione di Berna, che nel marzo 2025 ha declassato il livello di tutela del lupo.

Secondo i dati raccolti dalla Commissione, ogni anno oltre 65.000 capi di bestiame vengono uccisi dai lupi nell’Unione Europea. In molte regioni alpine, tra cui anche i Sette Comuni, la presenza del predatore ha reso insostenibili alcune forme di allevamento tradizionale, generando crescenti tensioni tra popolazione locale, ambientalisti e istituzioni.

Critiche e opposizioni

La proposta non è però priva di oppositori. La capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento Europeo, Valentina Palmisano, ha definito il declassamento “un errore imperdonabile”. “Non c’è base scientifica sufficiente per modificare lo status del lupo. Questa proposta mette a rischio il lavoro di recupero fatto negli ultimi decenni e apre a derive pericolose”.

Anche molte organizzazioni ambientaliste — tra cui la LAV e il WWF — hanno lanciato appelli affinché il Parlamento rigetti la modifica, ricordando che il lupo “svolge un ruolo fondamentale negli ecosistemi e che la sua presenza non può essere regolata solo in base alla pressione degli interessi economici”.

Cosa succede dopo il voto

Se il Parlamento approverà la proposta, toccherà al Consiglio dell’Unione Europea ratificarla formalmente. A quel punto, i singoli Stati membri potrebbero avere più margine per intervenire localmente sulla gestione dei lupi, anche attraverso piani di controllo mirati.

Una decisione che avrà importanti conseguenze per la conservazione della fauna selvatica, per la zootecnia di montagna, e per l’equilibrio tra attività umane e grandi predatori.


lupo a camporovere
Un lupo a Camporovere vicino alle abitazioni

Asiago: lupo, predazione mattutina in via Cinque. Il video

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