La nona tappa del Giro d’Italia, da Gubbio a Siena, sacrifica il più atteso dei corridori qui sull’Altopiano: Andrea Pasqualon, l’eneghese della Bahrain Victorius. A trionfare a Siena è il belga Wout Van Aert della Visma Lease a Bike, che batte di un niente il giovane messicano Isaac Del Toro della UAE Emirates, nuova maglia rosa del giro: un primato per la sua nazione. Terzo Antonio Tiberi, uomo di classifica della Bahrain Victorius. Giornata difficile ieri anche per Roglic, Ayuso e Ulissi.
La brutta caduta in cui è rimasto coinvolto ha costretto l’eneghese al ritiro dalla carovana per una sospetta frattura della clavicola. Un colpo di sfortuna che arriva a una settimana esatta dalla tappa di Asiago, dove Pasqualon sarebbe potuto essere uno dei protagonisti sulle strade di casa che conosce a menadito. La quindicesima frazione passerà infatti proprio attraverso la sua Enego, col Gran Premio della Montagna fissato al Bivio Dori, e c’era molta attesa soprattutto da parte del suo Fan Club che da mesi si preparava all’evento e oggi si trova a dover ingoiare una pillola amara: “Siamo tutti molto dispiaciuti”, commentano i tifosi di casa.
Andrea Pasqualon sarà il grande assente della corsa rosa, con Antonio Tiberi, leader della Bahrain Victorius, costretto a rinunciare a uno dei suoi gregari più preziosi che ha già avuto modo in passato, così come in alcune delle precedenti tappe di questa edizione del Giro, di lavorare bene per il team trainando il suo leader nei tratti più complicati. Un binomio rodato che si è consolidato proprio in seguito all’espressa richiesta di Tiberi di avere Pasqualon al suo fianco come uomo di fiducia.
Non resta quindi che augurare una pronta guarigione a Pasqualon, in vista del prossimo grande impegno che lo vedrà in pista: la Vuelta 2025.
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