Non sempre le scelte vengono dettate dall’idea di un profitto; a volte infatti a guidare è il sentimento. È proprio questa la storia del Ristorantino da Stefano, noto locale nel cuore di Asiago che dallo scorso ottobre era rimasto chiuso dopo la prematura scomparsa del suo proprietario, Stefano De Biasio.
Originario di Venezia, Stefano aveva coraggiosamente portato sull’Altopiano la buona cucina di pesce, contaminando la montagna di cui si era innamorato con il mare che tanto aveva solcato a bordo delle navi da crociera come cuoco. Dentro le mura del Ristorantino, Stefano era riuscito a creare un microcosmo salmastro, intrecciando amicizie profonde con i clienti abituali.
Tra loro c’era sicuramente Matteo Silvestri, imprenditore padovano che sull’Altopiano, a Gallio, ha trovato da tempo il suo rifugio sicuro per scappare dal caos e dallo stress; una passione che condivideva con il papà Silvano e che oggi ha contagiato anche la mamma. “Ho conosciuto Stefano oltre dieci anni fa – racconta l’imprenditore –. Era il venerdì di una fredda sera d’autunno, ad Asiago. Approdai a ora tarda alle soglie del ristorantino, dopo una giornata dura per me. Erano quasi le 23. Con un po’ d’imbarazzo e un briciolo di incoscienza, bussai alle porte, esclamando subito la più naturale delle verità: ‘Ho fame!’ Quello che non dimenticherò mai è il sorriso di Stefano quando mi apri la porta, già serrata, invitandomi a entrare nella sua casa… che io sentii subito anche un po’ mia.”
Raggiunto dalla notizia della scomparsa dell’amico Stefano, Matteo ha subito avuto l’idea di onorarne la memoria attraverso il simbolo del suo successo: quel ristorantino che rappresentava l’essenza di anni di studio e sperimentazione ai fornelli. “La volontà è quella di tenere viva la sua eredità e tutto ciò è custodito dentro questo ristorante, ove ogni dettaglio è scaturito dal suo pensiero. Lo faremo impegnandoci al massimo per proseguire la storia del Ristorantino nel rispetto dei valori che l’hanno generato: ospitalità, cura, attenzione, disponibilità, gentilezza, qualità“, spiega Siilvestri.
Nasce così l’avventura in terra altopianese di Matteo Silvestri, che di abilità imprenditoriale ne ha davvero tanta grazie all’intuizione che, dopo una tragica esperienza personale, l’ha portato a fondare una società specializzata nella tutela delle persone vittime di malasanità, alle quali negli anni ha connesso altre nuove aziende. Attore prima di teatro e poi di cinema, successivamente anche produttore cinematografico oggi nelle sale con l’ultimo lavoro, “L’amore che ho”, Silvestri mai si era però cimentato nel settore del food.
All’interno del menù, che mantiene naturalmente la caratteristica sezione dedicata al mare, il cliente incontra subito il filo che lega Matteo, Stefano e il suo Ristorantino in una storia destinata a durare. “Non troverete Stefano ad accogliervi come sempre, ma troverete un gruppo di persone che ne hanno raccolto il testimone e con passione, generosità e gratitudine si prenderanno cura di voi. Tentando di farlo proprio come lo avrebbe fatto lui, con gli stessi ideali e principi”, conclude Silvestri.
Presente all’affollata inaugurazione del locale anche il consigliere di Asiago Nicola Rossi, che al taglio del nastro ha commentato: “Oggi, mentre riapriamo queste porte, siamo certi che Stefano sia qui con noi, orgoglioso di vedere il suo nome continuare a vivere attraverso questo locale e attraverso le tradizioni”.
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