AGGIORNAMENTO: per un refuso nella prima nota stampa diffusa alle testate, era stato indicato il rifugio Campomulo (Gallio) tra i premiati, anziché il rifugio Campolongo (Rotzo).
Di seguito l’articolo corretto:
Sull’Altopiano dei Sette Comuni la montagna è sempre più sinonimo di salute e prevenzione.
Tre rifugi simbolo del territorio entrano a far parte del progetto regionale “Rifugi sani e sicuri”, progetto promosso dalla Regione del Veneto per migliorare la sicurezza sanitaria e la promozione della salute nelle strutture montane.
I rifugi Val Maron e Marcesina di Enego e Campolongo di Rotzo, sono stati ufficialmente inseriti nel programma, dopo un percorso di formazione specifica e l’adeguamento agli standard previsti.
Con questi nuovi ingressi salgono a 55 le strutture certificate in Veneto. La gran parte di esse, 47, si trova in provincia di Belluno, mentre le restanti 8 sono distribuite tra le altre province venete tra cui anche altre due vicentine lo Scarpon a Valbrenta e l’Achille Papa a Valli del Pasubio.
Il progetto impone alle strutture il rispetto di almeno cinque requisiti su otto, pensati per garantire un’ospitalità attenta alla salute degli escursionisti e alla prevenzione. Tra questi rientrano la presenza di un defibrillatore DAE correttamente manutenuto e registrato presso il SUEM 118, la formazione del personale per l’uso del defibrillatore e per il primo soccorso, la disponibilità di strumenti come lo sfigmomanometro, menù informativi sulle principali allergie e pasti senza glutine.
Non mancano le indicazioni igienico-sanitarie per evitare fenomeni come la legionellosi e la promozione della prevenzione solare, con la disponibilità di creme ad alta protezione e copricapi.
Si tratta di un riconoscimento che va oltre il semplice ambito turistico, rafforzando il ruolo dei rifugi come presìdi di sicurezza e benessere in quota, in una stagione estiva che si preannuncia particolarmente affollata.
Tre rifugi, tre eccellenze dell’Altopiano
Il Rifugio Campolongo è da anni un punto di riferimento per chi frequenta la zona di Gallio, sia d’estate che d’inverno, grazie alle piste da sci di fondo e ai numerosi sentieri. Il Rifugio Valmaron, situato nella zona sciistica Eneghese, è una meta ideale per chi cerca relax e natura, è molto frequentato sia nella stagione invernale che estiva, grazie anche al noleggio e-bike. Infine, il Rifugio Marcesina, nella splendida piana omonima, è uno dei luoghi più suggestivi e incontaminati dell’Altopiano, apprezzato per le sue atmosfere tranquille e i panorami mozzafiato.
Il Progetto
Il Progetto “Rifugi sani e sicuri”, promosso dal Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss Dolomiti, mira a migliorare la qualità complessiva, la sicurezza sanitaria e la capacità di promuovere la salute dei rifugi, anche in vista degli appuntamenti olimpici che attendono le Dolomiti e all’aumento dei flussi turistici in montagna.
Il 3 ottobre 2023 è stato siglato, dal Commissario Ulss Dolomiti Giuseppe Dal Ben e dal Presidente di AGRAV Mario Fiorentini, il primo protocollo che prevede l’avvio di un percorso di miglioramento nei rifugi alpini associati, finalizzato a garantire un contesto “sano e sicuro” in termini di idoneità igienico-sanitaria, di potenziamento della sicurezza sanitaria e di orientamento alla promozione della salute. Al progetto possono comunque aderire tutti i rifugi alpini della Provincia di Belluno.
Per essere definito “sano e sicuro”, oltre a rispettare la normativa di settore in tema di sicurezza igienico sanitaria, il rifugio dovrà dimostrare di essere in possesso di almeno cinque tra i seguenti requisiti:
1. possesso di un defibrillatore semiautomatico esterno DAE con accessori, sottoposti a corretta manutenzione (presa in carico a cura della centrale SUEM 118)
2. formazione dei dipendenti per l’esecuzione di manovre di primo soccorso e/o per l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno DAE (corso BLSD)
3. disponibilità di sfigmomanometro per la misurazione della pressione arteriosa
4. predisposizione di menù con indicazione delle sostanze alimentari che possono determinare allergie o intolleranze
5. garanzia di disponibilità di pasti privi di glutine
6. approvvigionamento idrico controllato
7. procedura che contempli il flussaggio di acqua corrente per almeno due minuti, per le camere che non siano state occupate da almeno cinque giorni (contrasto legionellosi)
8. disponibilità di creme solari ad alto fattore protettivo e di cappelli con visiera/bandana, esposti in area ben visibile, che possano essere commercializzati su richiesta dei fruitori (prevenzione melanoma)
Dopo la valutazione di un apposito team, il rifugio potrà ottenere un bollino di qualità di “Rifugio sano e sicuro”.
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