A Enego nasce il progetto “Le Vie dell’Alpeggio”

Un’iniziativa innovativa e concreta sta nascendo a Enego: si chiama “Le Vie dell’Alpeggio” ed è un progetto promosso dal Comune per rilanciare in chiave turistica, culturale e ambientale il territorio di Valmaron e Marcesina, zone di montagna tra le più suggestive dell’Altopiano.

L’idea è semplice ma ambiziosa: creare una rete tra le malghe comunali, oggi date in gestione ad aziende agricole locali, e i servizi turistici presenti in zona, come rifugi, noleggi di e-bike e guide escursionistiche, coinvolgendo attivamente anche aziende, associazioni e strutture ricettive. Il progetto ha già mosso i primi passi con una riunione tra il Comune, i malghesi e le categorie interessate, dove sono state poste le basi per “una collaborazione concreta e condivisa”.

Tra le azioni previste ci sarà una mappatura dei sentieri che collegano le varie malghe, accompagnata dall’installazione di una segnaletica informativa chiara, utile a rendere più accessibili i percorsi sia a piedi che in bicicletta. Saranno inoltre prodotti materiali promozionali, come brochure con mappe dettagliate e descrizioni delle singole malghe, oltre a contenuti digitali pensati per i social e le piattaforme online.

Ogni malga sarà incoraggiata a valorizzare le proprie specificità: dai prodotti caseari alle lavorazioni artigianali, passando per le storie di chi lavora in montagna e custodisce “antiche tradizioni”. Non mancheranno eventi culturali e musicali, organizzati direttamente in malga o nei dintorni, per creare “momenti di incontro e intrattenimento tra turisti e comunità locale”. Concerti all’aperto, degustazioni, mostre fotografiche e laboratori saranno parte integrante di questo percorso di rilancio.

“Le Vie dell’Alpeggio” punta a rafforzare l’identità del territorio, offrendo al visitatore un’esperienza autentica, immersa nella natura e nella cultura dell’Altopiano. L’obiettivo è anche economico: sostenere le realtà agricole e turistiche locali, stimolare il turismo sostenibile e prolungare i soggiorni, trasformando Enego in “una destinazione viva e riconoscibile a livello regionale e magari nazionale”.

È un progetto che unisce passato e futuro, tradizione e innovazione, e che nasce dal basso, grazie alla “volontà condivisa di far crescere il territorio senza snaturarlo”. Un passo concreto verso un nuovo modo di vivere e far vivere l’Altopiano.

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