Da Canove al grande ciclismo: Matteo Ambrosini debutta tra i professionisti nel 2026

Dall’Altopiano dei Sette Comuni al grande ciclismo. L’abbiamo visto nascere come giovane talento, l’abbiamo interrogato in lunghe interviste sui suoi sogni per il futuro e ora ecco il salto di qualità. Il 2026 segnerà una tappa storica per Matteo Ambrosini, passista-scalatore di Canove di Roana, che entrerà ufficialmente tra i professionisti con la MBH Bank – Ballan – CSB – Colpack, una delle squadre più solide e prestigiose del panorama ciclistico nazionale.

Una notizia che riempie d’orgoglio non solo la comunità di Canove, ma tutto l’Altopiano, da sempre terra di sportivi tenaci e appassionati di due ruote.

Ambrosini non è un corridore “costruito” secondo il percorso canonico. Dopo un inizio tra i cicloamatori, fu scoperto da Flavio Miozzo, che ne intuì subito il potenziale e lo portò tra gli Under 23 del team Colpack. Da lì, Matteo ha bruciato le tappe, ma con equilibrio, costruendo la propria carriera con metodo, disciplina e una crescita costante.

Nel 2025 ha conquistato due belle vittorie: la Coppa Sangeo a febbraio e la gara di Marcialla a maggio, oltre a diversi piazzamenti di rilievo che hanno confermato la sua affidabilità e continuità di rendimento.

Il corridore altopianese, alto 1,88 m e dotato di un’ottima potenza nei tratti vallonati, ha saputo reagire anche nei momenti difficili. Dopo una brutta caduta nella Milano–Rapallo, ha dimostrato grande forza mentale, rientrando in gruppo con la consueta determinazione.

“Una grande soddisfazione – racconta il ciclista – e un obiettivo raggiunto dopo 4 anni di lavoro. Era quello che sognavo all’inizio della mia avventura nel mondo delle due ruote. Sono entusiasta del progetto di questa squadra e sento che è il momento giusto.”

Ambrosini ha ringraziato in particolare Flavio Miozzo, il direttore sportivo Antonio Bevilacqua, la famiglia e la compagna Zeudi, sempre al suo fianco, oltre al padre che lo accompagna spesso negli allenamenti “dietro motore” sulle strade dell’Altopiano.

“Matteo viene da una famiglia seria e ha fame di imparare – ha commentato Miozzo -. La sua storia di ex pattinatore è speciale e dimostra che ognuno di noi ha il proprio percorso e che i risultati possono essere raggiunti seguendo le proprie inclinazioni.”

Anche il team manager Bevilacqua ha espresso soddisfazione per la crescita del corridore di Canove: “Abbiamo visto e supportato Matteo nella sua crescita con piacere. È un ragazzo che si sta mettendo in gioco, parte integrante del nostro progetto, e che ora con noi passa al professionismo. Una gioia per entrambi”.

Con questo passaggio al professionismo, Matteo Ambrosini diventa a tutti gli effetti il nuovo volto del ciclismo altopianese. Un giovane che rappresenta il coraggio di chi crede nei propri sogni, anche partendo da un piccolo paese di montagna.

Il 2026 sarà l’anno della sua prima stagione tra i grandi e gli obiettivi sono già tracciati: “Voglio continuare a crescere. Sento che ho ancora bisogno di imparare e di formarmi, mentalmente e fisicamente, ma questo è l’ambiente giusto per farlo. Dal punto di vista fisico devo migliorare nelle lunghissime distanze, sopra i 200 chilometri, quindi lavorerò sull’endurance. Mi ritengo un atleta in grado di essere competitivo nei percorsi vallonati. Tra i dilettanti ho fatto bene anche nelle gare con grandi salite, ma tra i professionisti sarà tutta un’altra storia”, ha dichiarato Ambrosini.

La sua avventura è appena cominciata e siamo certi che, tra una salita e l’altra, il pensiero tornerà spesso alle strade di casa, quelle che salgono verso Canove, Asiago, Enego: il terreno dove tutto è iniziato.

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