Veneto a rischio zona rossa dal 16 gennaio

Luca Zaia

È sempre più in bilico la situazione del Veneto che, dopo la strenua lotta per restare in zona gialla a ridosso delle feste natalizie in dicembre, oggi rischia di cadere nel rosso a causa dei nuovi parametri che potrebbero essere presi in considerazione dal Ministero nel nuovo dpcm atteso per le prossime ore e in vigore dal 16 gennaio.

Il criterio dell’incidenza dei positivi

In particolare, di concerto con l’ISS e il Cts, il governo potrebbe modificare i criteri per la collocazione delle regioni nelle varie fasce di colore: la zona rossa scatterebbe in automatico con un’incidenza settimanale di 250 soggetti positivi ogni 100mila abitanti. Con questi presupposti, sarebbero Veneto ed Emilia Romagna le due regioni a rischio zona rossa.

Secondo gli esperti, la soglia ottimale è di 50 casi ogni 100mila abitanti, poiché è l’unica che garantirebbe il completo ripristino sull’intero territorio nazionale del contact tracing. Ad oggi, il Veneto ha un’incidenza di 453,31 casi per 100mila abitanti.

Dopo l’incontro con il Governo di questa mattina, Luca Zaia ha commentato così: “Con il Governo abbiamo discusso, ma siamo ancora nella fase del riscaldamento a bordo campo per il nuovo Dpcm. Abbiamo parlato sui temi delle classificazioni, da tutti i colleghi è stato chiesto che la strategia sia di una voce univoca sulle misure. L’Iss decide la colorazione dell’area, ma non è possibile che un attimo dopo vi sia dibattito su tutto. C’è chi vuole il lockdown, chi la zona gialla, chi le scuole aperte, chi le vuole chiuse, ma ci vuole un punto di sintesi scientifico”. “Abbiamo parlato anche dell’incidenza dei positivi – ha aggiunto – ma questo è un fatto scientifico che funziona se tutte le regioni fanno la stessa percentuale di tamponi sulla stessa fascia di popolazione, perché altrimenti è normale che i nostri positivi con i tamponi fatti determinino un’incidenza maggiore.”
Sembra quindi che, come avrebbe confermato lo stesso ministro Speranza, il criterio dell’incidenza dei positivi sulla popolazione sia stato già escluso dalle possibilità.

Il miraggio della zona bianca

Nel nuovo provvedimento, in vigore dal 16 gennaio, potrebbe essere introdotta anche la novità della zona bianca, dove si tornerebbe alla vita normale, con la ripresa di tutte le attività senza limitazioni. Il criterio ipotizzato per accedervi, al momento, sarebbe l’Rt sotto 0,5: una soglia che per il momento sembra irraggiungibile per tutte le regioni italiane.

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