Mondiali Cortina: spettacolo Super G Uomini

Kriechmayr certezza. Paris vede sfumare la medaglia

Dominik Paris

È targato Austria, Germania, Francia il primo podio maschile dei Mondiali di Cortina per la gara disputata sulla pista Vertigine, praticamente sconosciuta agli atleti.

Vincent Kriechmayr, col pettorale numero 5, ha confermato di essere il migliore della stagione in Super G gestendo bene il Salto Ghedina e chiudendo la propria gara con il tempo di 1’19″41 davanti al veterano tedesco Romed Baumann, autore di un clamoroso recupero nella parte finale della pista che lo ha portato a soli 7/100 da Kriechmayr. Terzo il gigantista francese Alexis Pinturault che si è esibito in un Super G estremamente tecnico.

Un tracciato molto particolare, siglato dal tecnico italiano Alberto Ghidoni, che ha rispolverato i canoni antichi dello sci, quando per essere bravi bisognava saper frenare, e che ha suscitato qualche lamentela da parte di alcuni atleti. Prima difficoltà, la curva nella parte alta della pista che richiedeva una frenata e quasi una leggera risalita. La ricognizione non è evidentemente bastata ai discesisti per cogliere la tecnica migliore da utilizzare, dal momento che i primi tre, Walder, Meillard e Caviezel, sono usciti uno dietro l’altro, consentendo finalmente ai successivi di provare ad interpretare con un salto il difficile passaggio.

Passaggio che ha frenato fin troppo un Christof Innerhofer già carico di sensazioni negative, facendogli chiudere la gara con un deludente ventitreesimo posto in classifica.

Piuttosto bene Emanuele Buzzi, che oggi ha portato a termine la migliore gara stagionale portando a casa la tredicesima posizione nonostante il bastoncino sfuggito di mano proprio alla partenza: “È stato un tracciato anomalo, dove bisognava anche frenare ed era difficile adattarsi. Nella spinta iniziale ho anche perso un bastone, non sono più riuscito a riprendere bene il laccetto e questo mi ha disturbato. Buona la seconda metà della gara, peccato per l’occasione sprecata”. Si presentano però i presupposti per buoni risultati nelle prossime gare, con un Buzzi tornato competitivo.

Mattia Casse è uno dei tantissimi atleti che non sono riusciti a completare la prestazione, come Max Franz e Johan Clarey, uscendo al famigerato Salto Ghedina.

Matteo Marsaglia scende senza particolari errori, tranne un’imperfezione nella traiettoria che gli fa perdere velocità e lo fa posizionare diciannovesimo. È sicuramente un Marsaglia che ha lavorato tanto per essere più scorrevole nei tratti dritti e si nota.

A tre quarti di prova, gara interrotta per l’infortunio di uno degli operatori addetti alla pista.

Dominik Paris, campione uscente, ad un anno dall’infortunio al ginocchio sta ritrovando la forma. Buona la partenza, un po’ meno pulita la seconda parte, chiude con 55/100 dall’austriaco in testa, posizionandosi al secondo posto. È Pinturault il primo a spodestarlo, con una discesa quasi perfetta. Sarà poi Baumann a buttare fuori dal podio il nostro Paris concludendo una gara velocissima e la prima medaglia per l’Italia sfuma quando già l’avevamo fatta di Domme. Col pettorale numero ventotto scende poi il canadese Brodie Seger che si infila a 4/100 da Pinturault e l’altoatesino scivola in quinta posizione, rinunciando almeno all’amaro della medaglia di legno.

Da qui in poi subentra l’ombra delle nuvole sul tratto alto della pista ed è tutto un susseguirsi di errori su un tracciato già di per sé complicato, oltretutto particolarmente scalinato dagli atleti scesi fino a quel momento.

La prossima occasione utile per gli italiani sarà domenica 14 con la Discesa Libera fissata alle 11.

Credit Foto: Getty Images

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Siamo presenti anche su TELEGRAM, iscriviti al nostro gruppo per rimanere aggiornato e ricevere contenuti in esclusiva: https://t.me/settecomunionline