Rifugio Experience è il progetto dedicato alla creazione di un nuovo prodotto turistico che nasce dall’idea dell’assessore al turismo del Comune di Asiago, Nicola Lobbia.
Il progetto, che nelle intenzioni dell’ideatore si dovrà sviluppare su base territoriale, si propone di coordinare tutti i rifugi dell’altopiano, il cui fascino è garantito dal costante intervento delle amministrazioni, dei gestori e delle associazioni che nel tempo hanno saputo dare valore a queste strutture.
L’obiettivo è elaborare una proposta turistica in grado di unire il territorio affinché si possa andare in maniera coesa verso l’evoluzione di uno dei settori più importanti dell’economia altopianese: il turismo di montagna. Una montagna che sia adatta ad ogni tipo di turista, offrendo il relax grazie alla sua accessibilità ma anche forti emozioni con la pratica delle numerose discipline outdoor.
“Il progetto Rifugio Experience impegna le proprie risorse e competenza per valorizzare il sistema rifugi e l’intera offerta turistica di montagna – spiega Nicola Lobbia – Il coordinamento fra operatori turistici, amministrazioni e associazioni sarà indispensabile per realizzare una rete in grado di garantire elevati standard qualitativi, dotando il territorio di tutti i club di prodotto indispensabili per ampliare il mercato del turismo di montagna.”
Il progetto mira ad integrare anche le offerte escursionistiche già presenti sul territorio, andando a fornire un supporto in tutti quei contesti nei quali a mancare è il concetto di comfort che, qualora fosse previsto, attirerebbe una fascia più ampia di avventori e consentirebbe all’altopiano di posizionarsi in un settore più prestigioso del mercato nazionale ed oltre.
Parola chiave dell’iniziativa è il marketing territoriale, necessario a tutti gli attori dell’economia altopianese per andare incontro ad un rilancio del turismo e sviluppare un senso di comunità scevro da campanilismi.
Rifugio Experience non guarda però solo alla valorizzazione dei rifugi già operativi, ma ragiona anche in un’ottica di ristrutturazione di quei ruderi che fanno comunque parte del patrimonio collettivo e meritano di trovare nuova vita.
“Ho ritenuto di dover mettere a disposizione di chi vuole percorrere questa strada un’idea che è nata già qualche anno fa. L’invito a collaborare è vasto e riguarda le imprese, affinché propongano progetti di ristrutturazione dei ruderi, per poi collegarli all’attività alberghiera classica, e alla politica, perché crei i presupposti per la buona riuscita del progetto senza nascondersi dietro alla burocrazia“, conclude Lobbia.
Sono state le ultime notizie in tema di Recovery Plan a spingere l’assessore al turismo a tirare fuori dal cassetto questo progetto che in passato aveva già incontrato l’approvazione delle amministrazioni, contando sui fondi che dovrebbero approdare sull’altopiano nei mesi futuri.
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