Gli albergatori intervengono nella diatriba tra Roffo e il Comune di Roana

"L'attività di Roffo rappresenta un valore aggiunto per l'economia del territorio"

Prosegue la diatriba tra Angelo Roffo e il Comune di Roana che, nell’ultima edizione del quindicinale locale, oltre ad attaccare la minoranza si è rivolta ancora una volta duramente nei confronti dell’imprenditore, tirando in ballo in questa occasione anche i suoi rapporti con gli albergatori. In particolare, viene posta dal Sindaco la questione relativa alle insolvenze di Roffo nei confronti delle attività ricettive dell’altopiano, sulle quali la minoranza “sceglie di non far polemica“, si legge nell’articolo.

Sono stupito che un sindaco arrivi a fare supposizioni infondate e ad intervenire nei rapporti tra privati diffamandomi al punto da farmi rischiare un domani di ricevere un rifiuto per un collaborazione in seguito a queste illazionidichiara Angelo Roffo, che prosegue – Tra l’altro la situazione finanziaria in cui verso attualmente è stata creata da questa amministrazione che non mi ha versato il contributo semestrale dovuto.” Secondo i calcoli dell’imprenditore, infatti, il Comune dovrebbe ancora versargli tre rate del contributo da 83 mila euro ciascuna, come da contratto, e la quarta scadrà il 15 giugno prossimo. Per contro, l’affitto del 2020 non è mai stato pagato da Roffo proprio a titolo di compensazione: “Sarei disposto a pagare l’affitto del 2020 qualora ricevessi il contributo che mi è dovuto – spiega – Tutte queste chiacchiere servono per gettare fumo negli occhi riguardo alle due richieste da me avanzate negli scorsi mesi“. Come concessionario degli impianti sportivi di Roana, Roffo aveva infatti chiesto la riduzione del canone di locazione in seguito alle restrizioni anti-Covid, basandosi sull’applicazione estensiva di una disposizione di legge dedicata agli impianti sportivi privati e su un precedente di Torino, e il trasferimento dalla fideiussione bancaria ad una assicurativa: domande in merito alle quali non ha mai ricevuto un riscontro da parte del Comune.

Nel frattempo gli albergatori, chiamati in causa, sono voluti intervenire direttamente firmando in maniera congiunta, rappresentati dal capogruppo della categoria albergatori della Confcommercio di Asiago, Andrea Rigoni, una lettera pervenuta alla nostra redazione nei giorni scorsi e che riportiamo integralmente di seguito.

Asiago, 21 aprile 2021

Con la presente si è a dichiarare su richiesta del Signor Roffo che gli alberghi che nel corso degli anni hanno collaborato offrendo la disponibilità di posti letto riconoscono nell’attività svolta ad oggi dal Signor Angelo Roffo un valore aggiunto non trascurabile in termini economici e di presenze (da 50.000 a 70.000 annue) per il comparto alberghiero di tutto il territorio, soprattutto in quei periodi di minore affluenza turistica.
Manifestazioni ed eventi che sono riconducibili nel territorio esclusivamente alla sua Società e persona.
Al fine dell’esigibilità, onorabilità e ritardi dei crediti messa in dubbio si comprende come in passato tali importi e le tempistiche siano stati subordinati alla enorme mole di costi sostenuti e alle tempistiche della contribuzione delle varie Federazioni e Associazioni Sportive, situazione non certo ottimale per entrambe le parti ma divenuta necessità dato i numeri sempre più in calo delle presenza turistiche in altopiano e non si può non riconoscere ogni sincero sforzo del Signor Roffo per onorarli.
Augurandoci che il suo operato e attività possa riprendere appena passate Le restrizioni Covid auguriamo buon lavoro
Andrea Rigoni

Si dice estremamente riconoscente Angelo Roffo, che afferma: “Ringrazio gli albergatori, la cui lettera chiarisce tutta la questione, e mi fa piacere l’augurio di poter ricominciare con le attività. Purtroppo non potrò impegnarmi a fondo in grandi manifestazioni finché perdurerà una tale ostilità nei miei confronti da parte dell’amministrazione comunale che tutto fa, tranne che sostenermi, senza mai rinunciare al desiderio di conflittualità manifestato già dal periodo precedente alle elezioni“.

Ad ulteriore prova di un atteggiamento quanto meno “non collaborativo” da parte del Comune si inserisce la testimonianza di Michela Azzolini, titolare dell’albergo Al Bosco, che ci racconta un episodio risalente al 2019 legato ad una conversazione che avrebbe avuto in luogo pubblico con due assessori appena nominati.
Oggetto dell’incontro, stando alla versione dell’albergatrice, sarebbe stata la presunta gestione improduttiva degli impianti da parte del signor Roffo, con la richiesta da parte dei due assessori di mettere per iscritto le inadempienze nei pagamenti dovuti dallo stesso Roffo ai gestori degli alberghi. La signora Azzolini si sarebbe comunque rifiutata di scrivere quella nota perché i pagamenti di Roffo in realtà prima o poi arrivavano, sebbene con tempistiche non sempre celeri.
Tuttavia la stessa Azzolini ha comunque espresso riconoscenza nei confronti dell’attuale vicesindaco che, nonostante quell’episodio, ha dimostrato finché ha potuto la propria disponibilità per cercare di risolvere le insolvenze accumulate da Angelo Roffo dal 2019 in poi.
Resterebbe però da capire il motivo di quella conversazione che, nonostante la nostra richiesta di chiarimenti, non ha ancora trovato una spiegazione né un’eventuale smentita. Come sempre, confidiamo nella volontà dell’amministrazione comunale di Roana di manifestare trasparenza e di chiarire anche questa circostanza.

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