Omicidio di Giulia Rigon, si indaga sulle dinamiche

I sospetti si concentrano sul compagno che ha dato l'allarme dopo diverse ore

Omicidio Giulia Rigon

Proseguono le indagini su quello che ormai si può definire l’omicidio di Giulia Rigon, la trentunenne di Asiago trovata morta ieri in un camper alla periferia di Bassano. Gli inquirenti ieri, dopo aver perlustrato la zona e il camper senza trovare l’arma del delitto, hanno raccolto dieci sacchetti di reperti da analizzare. Quella che emerge per il momento sembra essere proprio l’ennesima storia di violenza e femminicidio, contornata da una situazione di fragilità sociale.

Le notizie trapelate finora parlano di una tragedia consumata già nella serata di sabato, ponendo il dubbio sul motivo per il quale Henrique Cappellari, il compagno della vittima, abbia chiamato i soccorsi solo domenica mattina. Prima di chiamare l’ambulanza, Cappellari avrebbe telefonato al padre di Giulia, dicendo che non stava bene. Solo successivamente è scattato l’allarme al 118, che una volta giunto nel parcheggio di Via Capitelvecchio ha potuto solo constatare il decesso della ragazza.

Quello che hanno trovato i soccorritori all’interno del camper ha fatto sorgere alcune domande sulla dinamica di quanto accaduto. Come si è procurata quel taglio sulla fronte e quei lividi Giulia? Perché era tutta bagnata, perfino i capelli, come se fosse stata appena lavata? Ma soprattutto, perché Cappellari non ha chiesto aiuto subito? L’esame del medico legale ha infatti confermato che il decesso, sembra dovuto ai traumi riportati in varie parti del corpo, risale almeno alla serata di sabato, forse quando Giulia ha raggiunto il compagno nel camper dove da qualche tempo abitavano insieme. Domande alle quali risponderà l’esito dell’autopsia disposta dal pm, che si svolgerà nelle prossime ore.

Cappellari avrebbe parlato di un litigio, senza però specificare se in seguito a quell’episodio si sia verificata una colluttazione che potrebbe spiegare i segni presenti sul corpo della vittima. Nelle molte ore di interrogatorio, il compagno ha sempre negato di esser coinvolto nella tragedia e ha raccontato che Giulia quel taglio se l’è procurato cadendo. Non è infatti ancora stato convalidato per ora l’arresto dell’uomo.

La vittima

Giulia Rigon era nata e cresciuta in contrada Bertigo, ai confini col comune di Gallio. L’infanzia l’aveva trascorsa tra i giochi spensierati con gli amici e la bottega di alimentari di mamma e papà ad Asiago. Dopo il diploma di Ragioneria ottenuto all’Istituto tecnico commerciale Pertile di Asiago, era iniziata ad emergere la fragilità emotiva che da sempre l’aveva accompagnata. Nonostante il costante supporto della famiglia e degli amici, Giulia si era lasciata trascinare dalla vita e assieme al suo fidanzato, Henrique Cappellari, si era trasferita prima a Cesuna di Roana e poi in quel camper parcheggiato nell’area di sosta di via Capitelvecchio, a Bassano del Grappa. Dal marzo scorso Giulia lavorava all’IperBattocchio di Romano d’Ezzelino, dove da subito si era fatta benvolere e aveva trovato un impiego che la gratificava e un ambiente nel quale era stimata.

Restano nei ricordi il sorriso aperto e la dolcezza di Giulia, la cui prematura scomparsa ha provocato sconcerto e tristezza in tutta la comunità altopianese, che fin da subito si è stretta intorno alla sua famiglia, sconvolta dal dolore.

Il compagno sentito dagli inquirenti

Originario di Belo Horizonte, in Brasile, Henrique Cappellari è stato adottato e accolto dalla famiglia Cappellari a Foza fin da piccolo. Classe ’92, ha sempre incontrato grandi difficoltà che hanno segnato il suo cammino, nonostante l’amore dedicatogli, e che l’hanno portato all’allontanamento dalla famiglia adottiva, aprendogli le porte dell’associazione “Famiglia aperta sul mondo”. Appena raggiunta la maggiore età, Henrique ha scelto di camminare con le proprie gambe, facendo esperienze che non sempre l’hanno portato sulla retta via. Inizialmente impegnato come lavapiatti in alcuni locali dell’altopiano, il giovane ha poi tentato la fortuna come deejay, affacciandosi su un mondo che l’ha però attirato in un vortice di situazioni al limite della legalità, se non del tutto contrarie, rendendolo noto alle forze dell’ordine. Dopo aver trovato un alloggio prima a Canove e poi a Cesuna, Cappellari si è infine trasferito due anni fa nel camper dove nelle prossime ore si scoprirà cos’è successo alla sua fidanzata, Giulia Rigon.


Bassano, giovane di Asiago trovata morta in un camper

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