Polemica sulle panchine giganti: l’Assessore Lobbia difende l’installazione di Cima Ekar

Monta anche da noi la polemica sui social sulle ‘Big Bench‘, il fenomeno delle panchine giganti nato a Clavesana, nelle Langhe che, negli ultimi anni si è diffuso in tutta Italia, Asiago compresa. (Ndr, a Cima Ekar è presente una panchina nell’area del sentiero dedicato al Maestro Patrizio)

Le grandi e colorate panchine solitamente installate in luoghi panoramici diventano spesso un’attrattiva per escursionisti grandi e piccoli che, ne usufruiscono per ammirare da un punto privilegiato il paesaggio e per scattare delle fotografie ricordo che puntualmente vengono pubblicate nei social, contribuendo ad aumentare la notorietà del luogo dove sono posizionate.

Tuttavia, c’è una parte dell’opinione pubblica tra cui anche il blogger Luca Rota che, non vedono di buon occhio il fenomeno e considerano le panchine degli oggetti alieni al contesto paesaggistico che, “rischiano di trasformare le montagne in dei luna park ad uso e consumo dei selfie“.

Non è di questo avviso l’Assessore al turismo di Asiago, Nicola Lobbia, che ieri si è inserito nel dibattito pubblicando un duro post sui social: “I difensori della montagna, – scrive l’Assessore, riferendosi ad un recente post critico nei confronti dell’installazione artistica -, hanno sentenziato che è IMMORALE! Anche l’innocua panchina gialla di Cima Ekar non va bene è pericolosa è immorale ed è stata messa sotto inchiesta con annesse le iniziative riguardanti il sentiero dedicato al Maestro Patrizio dai “difensori della montagna”. Loro che possono tutto, loro che sfregiano le rocce con tabelle e targhe installandole nei posti più dispersi, non antropizzati, dove giusto che sia lasciata inalterata la nostra natura, dove nidificano i rapaci, dove solo il vento dovrebbe passare, loro proprio loro sollevano inchieste, oggi prendendo di mira le panchine colorate giudicandole immorali, ludiche, pacchiane !” Fortunatamente esiste un mondo di escursionisti fatto di famiglie di bambini di ragazzi che nella montagna facile ricercano la leggerezza il divertimento la spensieratezza, attratti da certe installazioni artistiche per altro sempre rimovibili come ad esempio il Drago di Vaia o la panchina gialla di Cima Ekar, che li conducono in luoghi a contatto con la natura per poi scoprire la particolarità come ad esempio le malghe, gli osservatori, i roccoli, le faggete le pozze e ovviamente i nomi dei luoghi.
Esistono – continua Lobbia – sentieri storici, didattici, artistici, astronomici, gastronomici, e sono quelli più frequentati quelli in grado di generare curiosità, divertimento, e senza dubbio donando ai nostri ospiti la possibilità di toccare con mano la bellezza del territorio. Pertanto – conclude l’Assessore al turismo – difendo senza se e senza ma l’ iniziativa coordinata dalla Maestra Gianna e realizzata dal gruppo di volontari e gli artisti, che nel corso degli anni hanno saputo realizzare innumerevoli iniziative di carattere musicale, culturale, teatrale, servendosi della passione e della dedizione di queste persone che in tutto questo non vedono nulla di immorale bensì il realizzarsi di quei progetti costruttivi di comunità tanto cari al Maestro Patrizio!”

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