Matteo Ambrosini in cerca di gloria al Giro di Lombardia U23

Foto Rodella

Il Lombardia U23 scalda i motori. Ad un solo giorno dalla competizione che regala al vincitore il visto per il professionismo l’attesa si fa sempre più frenetica.

Per l’edizione 94, partenza e arrivo a Oggiono, si sale a Colle Brianza e al Ghisallo, il versante più duro da Bellagio, seguiti dall’impennata finale di Marconaga di Ello (km 1,8 pendenza massima 14%) a soli 5,2 km dalla picchiata verso il traguardo finale. In tutto sono 170 chilometri.

Nella gara di domani via diciotto squadre straniere e dodici italiane. Più del 50% dei corridori schierati non è italiano. Una corsa come il Piccolo Giro di Lombardia è sempre più una gara internazionale e potrebbe aumentare ancora il numero degli stranieri.

Un appuntamento, a cui non vuole mancare Alec Segaert campione europeo in carica della cronometro e vincitore dell’ultima edizione. Il portacolori della Lotto Dstny Development, uno dei migliori talenti in Belgio, è segnalato in ottime condizioni di forma e vuole ripetere il successo dello scorso anno che gli consentirebbe di essere il solo a vincere due volte il Lombardia U23.

Insieme a Segaert, tra i grandi favoriti, anche gli altri belgi Lecerf e Craps della Soudal Quick Step, lo statunitense Simmons (Jumbo Visma), i francesi Rondel (Tudor Pro Cycling), Magnier (Trinity Racing) e Jean (Ag2r Citroen), i britannici Nerurkar (Trinity Racing) e Golliker (Groupama FDJ). Per la vittoria occhio anche al tedesco Keup e al lussemburghese Kockelmann della Lotto Kern Haus, al ceko Pavel Novak (Colpack Ballan CSB) al norvegese Brennsaeter (Groupama FDJ), all’irlandese Ryan (Jumbo Visma), all’austriaco Schretll (Tirol KTM) e ai danesi Lock (Sias Rime Cicli Drali) Foldager della Biesse Carrera.

In lotta per l’ambito traguardo naturalmente anche gli italiani a partire dal nostro Matteo Ambrosini (Colpack Ballan CSB) che ci sta regalando un grande finale di stagione.

c.s

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