I comitati di contrada, cuore della comunità

Le contrade che oggi conosciamo e in base alle quali si usa collocare la provenienza del ceppo familiare di un cittadino di Asiago sono in realtà i derivati di una suddivisione che appartiene al Medioevo, quando l’aumento della popolazione richiese di frazionare il territorio in entità amministrative più piccole, più facili da governare: i cosiddetti colonnelli.

Colonnelli che, secondo alcuni documenti della prima metà del ‘500, ad Asiago erano quattro: Bosco, Chiesa, Villa e Coda.
Al Colonnello del Bosco appartenevano le attuali contrade, già abitate nel ‘500: Bosco, Büskar, Lamara, Obba, Camplan, Bortoni, Guardinalti, Rodeghieri, Podestà, Costa, Rigoni e Maddarello.
Al Colonnello della Chiesa appartenevano le contrade: Cotti, Ecchelen, Ebene, Valdorco e il centro del paese (Chiesa e piazze) fino alla prime case dell’attuale Corso 4 Novembre.
Al Colonnello della Villa appartenevano le case che si trovavano lungo la via principale del paese (parte dell’attuale Corso 4 Novembre, via Cairoli e via San Carlo) e le contrade Zocchi, Clama, Cassorda e Val Longhini.
Al Colonnello della Coda appartenevano le contrade Valle, Vescovi, Berga, Mosele, Gaiga, Coda, Roncalto, Ave e Ceresara.

Diversa invece la storia della frazione Sasso, che risale a poco tempo dopo.

È invece di recente costituzione la realtà dei comitati di contrada, istituzionalizzati ad Asiago nel 2014 per favorire un dialogo aperto tra cittadini e amministrazione comunale sui temi riguardanti la contrada e le esigenze dei suoi abitanti. Un confronto continuo, mediante il delegato nominato dal Sindaco, che attualmente è la presidente del consiglio comunale Chiara Stefani, che spesso consente di risolvere problematiche di vita quotidiana e di apportare un valore aggiunto al territorio grazie alla valorizzazione del patrimonio collettivo.

Il dipinto dell’Ebene

Ne è un esempio il dipinto del capitello di contrada Ebene, appena ristrutturato da Andrea Paganin per conto del Comune su richiesta dei residenti della contrada e svelato proprio ieri alla presenza dell’amministrazione comunale, di Don Roberto e delle tante persone che ogni giorno si prendono cura della contrada con dedizione.

Tradizioni, visioni quotidiane che da una vita segnano l’esistenza degli abitanti dell’Ebene, colorandone emozioni e ricordi.

Il video dello svelamento del dipinto

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