Lettere alla Redazione: sull’altopiano impossibile muoversi con i mezzi pubblici

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una affezionata ospite di Conco, che, lamenta una carente rete di trasporto pubblico con la quale è impossibile muoversi da un comune all’altro, andare o venire da Vicenza o anche solo da Marostica.
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“Sono una cittadina torinese che passa le sue vacanze a Conco, località dalla quale vi sto scrivendo, sull’Altopiano. Vengo da quando ero bambina, i miei genitori sono originari di qui, ho ancora vari parenti e amici che vengo a trovare. Da ragazza prendevo il treno e arrivavo con la corriera a Conco. Poi mi sono sempre spostata in macchina, anche per avere la comodità di muovermi autonomamente da un comune all’altro.

Sono venuta qualche giorno in vacanza. Ho avuto l’infelice e insensata idea (ma non lo sapevo) di lasciare a casa la macchina, viaggiare in treno e con i mezzi, così da rendere il viaggio più “ecologico” e anche più riposante, visto che sono pur sempre 500 km di percorso.

Scopro così che è pressoché impossibile muoversi da un comune all’altro, andare o venire da Vicenza o anche solo da Marostica, perché le tratte non sono coperte che da pochissimi mezzi.

Anche solo RECUPERARE LE INFORMAZIONI è un labirinto di siti, un ginepraio di tabulati da interpretare, non esaustivi e chiari nel significato delle sigle. Vorrei che vi cimentaste per vedere se ci capite qualcosa.
Anche chiamando l’Ufficio Turistico di Vicenza mi sono state fornite informazioni fuorvianti, con l’orario di una corriera che (mi è stato poi riferito al bar del paese, fonte che considero più che attendibile) passa solo nel periodo estivo.
Addirittura, chiamando direttamente una delle compagnie di autobus che copre il territorio, mi è stato proposto di prendere una corriera che va ad Asiago (!), ad Asiago per andare a Vicenza. Dove poi avrei dovuto sostare più di 3 ore prima di prendere il treno.

Alla fine dovrò fare l’autostop fino al Comune vicino, o partire all’alba per sostare nella stazione di Vicenza 5 ore.
Spero vi rendiate conto del disagio.

Spero che vi rendiate conto che se si vogliono introdurre politiche di tutela dell’ambiente scoraggiando l’uso dell’automobile occorre fornire una scelta alternativa, ma che sia valida. Non dico un autobus ogni ora, ma neppure che ne passino 2 al giorno.
Per le condizioni che state proponendo la scelta della macchina è obbligatoria.
E spero anche che vi rendiate conto che la popolazione sta invecchiando, e che non gli sarà per sempre consentito l’uso della macchina, per le giuste motivazioni di sicurezza. E allora mi chiedo: ma come si muoveranno queste persone per recarsi dal medico, per fare una visita, per espletare qualsiasi commissione che non ci tocca certo qui indagare?

Spero abbiate una risposta a queste domande, sennò mi chiedo quale sia il vostro compito e il vostro ruolo all’interno di questa comunità.

Scoraggiata e profondamente amareggiata,

Loredana Pilati

PS: Ho vissuto per un po’ di tempo nel Nord Europa nelle lande desolate della Norvegia, dove ci sono meno abitanti e agglomerati urbani ben meno sviluppati di questi. Eppure non arrivavano a questo livello di riduzione di trasporti.

PPS: Naturalmente mi aspetto un riscontro, farcito del nulla, probabilmente, ma che almeno mi appaghi della fatica di aver denunciato di questo gravoso disservizio.”

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Inviateci le vostre lettere all’indirizzo email redazione@7comunionline.it, le pubblicheremo nella nostra rubrica Lettere alla redazione.

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