Enego aderisce al “Cammino di Vaia” il nuovo itinerario tra le opere di Martalar

Enego, Grigno, Castel Tesino e Lavarone, sono questi i quattro comuni che, insieme, daranno vita al Cammino di Vaia. Un complesso di iniziative che mirerà a valorizzare turisticamente  i territori dei comuni citati, colpiti a fine ottobre del 2018 dal passaggio del ciclone Vaia.

Con capofila il comune di Lavarone si andrà a creare un collegamento geofisico tra gli stessi che diventerà un volano turistico, destinato esclusivamente ad un turismo sostenibile: emozioni a piedi e in bicicletta, in un lungo cammino che diventerà una vera e propria esperienza. Ad unire idealmente i vari punti di interesse dell’itinerario saranno le grandi opere in legno realizzate con gli schianti di Vaia dell’artista altopianese Marco Martello, in arte Martallar.  Opere di imponenti proporzioni raffiguranti animali e figure mitologiche che, i comuni aderenti alla convenzione  ospitano sul proprio territorio.

Tra le opere nate da questa intuizione di Martalar ricordiamo il Cervo e il Drago Vaia a Lavarone, l’Aquila di Vaia a Grigno, il Gallo di Gallio, la scritta Enego ad Enego, il Leone Alato esposto a Venezia, il Lupo Vaia a Levico Terme ed il Tesino con il Grifo di Castello Tesino.

Le attività di promozione dell’iniziativa vedranno la creazione di un portale internet e l’utilizzo di strumenti digitali innovativi  come la realtà aumentata, con forme di comunicazione declinate su social media oltre ai mezzi tradizionali. Il tutto sotto un unico marchio che contraddistinguerà il “Cammino di Vaia”. L’investimento (articolato nell’arco di un triennio) avrà una portata significativa in termini assoluti con un primo step di € 200.000 per poi scalare, nel biennio successivo, ad un investimento annuale di € 150.000

Una cifra importante ma che sta a dimostrare quanto sia stata la forza di reazione spontanea delle popolazioni di montagna colpite da questo tragico evento.

Gli interventi ipotizzati risultano capaci di innovare profondamente l’offerta turistica puntando a valorizzare in prevalenza percorsi di collegamento già esistenti, già in parte recuperati o tutt’oggi devastati.

Un segnale forte e di unione, che farà rete unendo questi piccoli comuni appartenenti a due regioni limitrofe, tutti  al di sotto dei 5.000 abitanti.  Il nuovo cammino di Vaia può essere descritto sinteticamente con queste parole chiave: accessibilità, mobilità, rigenerazione urbana e sostenibilità ambientale. Il tutto all’insegna della rinascita della montagna veneta e trentina.

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