Al Quanta Club di Milano, in un match ad alta tensione, gli Asiago Vipers nonostante un avvio promettente con un parziale di 0-2, non riescono a gestire bene il vantaggio e permettono ad un cinico Milano di recuperare e, infine, di prevalere nella primo round della serie scudetto.
Finisce 4-2 per meneghini con qualche rammarico ma la consapevolezza che sabato ad Asiago in gara 2 può succedere di tutto.
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Gianluca Baù: “Due tempi, due partite. Nel primo, a mio avviso, abbiamo giocato meglio, con testa; mentre nel secondo non abbiamo retto. Peccato, perché per quel che mi riguarda Milano ha vinto per i nostri errori, non perché ha giocato meglio. Sarà una serie lunga e capire dove abbiamo sbagliato ci aiuterà a non commettere gli stessi errori già da sabato“.
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Il resoconto dei Vipers
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Partiti forte, arrivati piano. E in una finale-scudetto non puoi permettertelo. E così Milano si porta a casa, meritatamente, il primo round di una serie che rimane comunque apertissima perché i ragazzi hanno tutte le potenzialità per rendere dura la vita ai meneghini.
E lo si è visto soprattutto in apertura di match: 3’10” e “Gengi” Baù s’infila nel buco lasciato dalla difesa avversaria, tira, Mai sventa, ma il n.71 ribatte in rete. La terza linea, poco più tardi, si procura il fallo che propizia lo 0-2. Con l’uomo in più Matteo Rossetto centra il palo; al cambio successivo è il fratello Alessandro a spedire nel sacco un disco deviato da Erman dopo un primo tentativo di Lazzari. Coach Tessari chiama time-out.
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I Vipers sembrano controllare, ma alla prima, vera occasione Milano accorcia: Bellini innesca Ferrari, Stevan ci mette una pezza, ma non riesce a bloccare il successivo tap-in del n.25 rossoblu. E qualcosa inizia a cambiare. I padroni di casa prima “uccidono” una penalità, poi iniziano a saggiare i riflessi di uno Stevan che piano piano diventa il migliore in pista a suon di interventi decisivi. Al 18’ Tessari, il nostro, cerca la deviazione che farebbe saltare tutti sul divano…sarà per la prossima.
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Si cambia fronte e Bernad estrae un numero dei suoi, Stevan chiude. Il nostro portierone compie poi altre due paratone su Bellini e “Letterino”. Finale in apnea e inizio secondo tempo fotocopia, complici un paio di erroracci “cancellati” dal solito “Stewie” che dice no ai solitari Bernad e Bellini. Al 6’ velenosa conclusione di Matteo Rossetto, Mai è attento. Passa 1’ e Milano sfiora il pari con Strada, fermato dalla traversa. Il gol però è solo rimandato: disco perso a metà campo, Bernad se ne impossessa, punta verso la porta, elude l’intervento di Lievore e di rovescio fa 2-2. E si fa sempre più dura.
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Al 12’ è il palo a respingere il tiro dello sloveno Erman. Poco dopo, però, arriva l’occasione per provare a far girare nuovamente l’inerzia, ma il power-play (fuori Ferrari) non produce nulla, anzi l’occasione migliore capita in contropiede a Banchero. Poi tocca al Milano giocare 2’ con l’uomo in più e in queste situazioni i rossoblu sono maestri: Bernad inventa, Ferrari rifinisce al volo. Sorpasso all’ultima curva, o quasi. Il tempo stringe, subito fuori il portiere, un paio di tiri nel traffico, non basta. Alessio Lettera recupera il disco, avanza e fa scorrere i titoli di coda su questa gara 1.
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Peccato, ma adesso più che mai…resettare e ripartire!
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Rivedi la partita
Credit foto: Vanessa Zenobini
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