Il maltempo non dà tregua. Agricoltura vicentina in ginocchio

Il presidente di Coldiretti Vicenza, Pietro Guderzo: “La situazione è complessa ed il rischio di abbandono delle campagne da parte degli agricoltori mette a repentaglio la sicurezza dei territori”

Le piogge nel Vicentino non danno tregua. Il terreno, ormai colmo d’acqua, non è più in grado di riceverla e drenarla in tempi ragionevoli, determinando le frane e gli smottamenti a cui abbiamo assistito in particolare a Marostica, dove oggi le scuole sono state chiuse, ma non solo.

Eventi violenti si sono verificati anche nell’Alto e Basso Vicentino, nell’area urbana della città capoluogo, nell’Ovest Vicentino e, a macchia di leopardo, in tutta la provincia berica.

Ci troviamo di fronte ad uno scenario decisamente preoccupante – commenta il presidente di Coldiretti Vicenza, Pietro Guderzodi fronte al quale cittadini ed istituzioni non possono celare il ruolo fondamentale degli agricoltori nel manutenere il territorio, specie le zone collinari, quelle più difficili da lavorare e, tradizionalmente, meno remunerative”.

Si potrebbe parlare di agricoltura eroica, che mira a salvaguardare il territorio, mettendolo di fatto in sicurezza, facendolo produrre e rendendolo disponibile agli stessi cittadini. “Non vogliamo essere considerati degli eroi, siamo gente che lavora duramente per produrre cibo – sottolinea Guderzo – ma è evidente che all’abbandono di molte zone collinari da parte di agricoltori ed allevatori sono seguiti eventi calamitosi sotto gli occhi di tutti. Dalle frane agli smottamenti, ma anche l’incuria che ha reso territori prima vissuti e manutenuti, del tutto inservibili e non più attrattivi neanche dal punto di vista turistico”.

c.stampa

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